Circus Fever! 22>25 agosto
da Giovedì, 22 Agosto, 2024 a Domenica, 25 Agosto, 2024
22 > 25 AGOSTO
22 agosto
ore 18.00/20.00, Parco Bissuola
IL NOTO E L’IGNOTO Circo El Grito
ore 19.00, Arena Sic
QUIETO PARADO Pietro Barilli
ore 21.00, Chapiteau
MAIADOR, Compagnia Delà Prakà
23 agosto
ore 18.00/20.00, Parco Bissuola
IL NOTO E L’IGNOTO Circo El Grito
ore 19.00, Arena Sic
QUIETO PARADO Pietro Barilli
ore 21.00, Chapiteau
MAIADOR, Compagnia Delà Prakà
24 agosto
ore 18.00/20.00, Parco Bissuola
IL NOTO E L’IGNOTO Circo El Grito
ore 19.00, Arena Sic
QUIETO PARADO Pietro Barilli
ore 21.00, Chapiteau
MAIADOR, Compagnia Delà Prakà
25 agosto
ore 18.00/20.00, Parco Bissuola
IL NOTO E L’IGNOTO Circo El Grito
ore 19.00, Arena Sic
QUIETO PARADO Pietro Barilli
ore 21.00, Chapiteau
MAIADOR, Compagnia Delà Prakà
Spettacolo interattivo di circo e narrazione
produzione Circo El Grito
Cosa ci fanno insieme Wu Ming 2 (del celebre omonimo collettivo di scrittori), Clio Gaudenzi (poliedrica attrice, pianista e acrobata) e Giacomo Costantini (considerato uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia)? Tutt’altro che la verità nasce dall’esigenza di portare lo spettatore in un contesto in cui la narrazione, la tecnica circense, la musica dal vivo e l’illusionismo siano al servizio del gioco collettivo oltre che dello spettacolo propriamente detto. Il progetto infatti si avvale della collaborazione di due esperti di giochi: Andrea Angiolino (game designer e scrittore) e Riccardo Vadalà (critico ludico e game editor). Lo spettatore sarà parte attiva della realizzazione dello spettacolo attraverso l'utilizzo di un dispositivo: quella che sembra essere una semplice scatola di cartone da mettere in testa, è in realtà un sofisticato dispositivo tecnologico che permetterà allo spettatore di immergersi, interagire e contribuire allo sviluppo dello spettacolo. Il progetto è particolarmente indicato per site-specific all’aperto in luoghi come piazze, cortili interni, parchi, periferie, spiagge all'imbrunire, anonimi parcheggi; oppure al chiuso presso musei, capannoni industriali, palcoscenici teatrali con accessibilità al pubblico, luoghi di interesse storico come castelli e palazzi, carceri ed ex carceri.
Quieto parado
di e con Pietro Barilli
In scena un personaggio tragicomico e leggero orbita intorno ad uno stato di eccitazione e confusione dovute alla sua spasmodica ricerca dell’equilibrio.
Il protagonista, in lotta con la sua "coscienza" incarnata da una marionetta, cerca l’equilibrio senza sosta, questo sforzo lo porta però gradualmente al collasso. La narrazione attrae il pubblico nel mondo interiore del protagonista invitandolo ad esplorare il concetto di equilibrio, sia fisico che mentale smascherandone il controsenso.
Una scenografia caratterizzata dalla semplicità, composta da pochi elementi: una sedia, un burattino e una corda che attraversa lo scenario. Questa scenografia minimalista rappresenta uno specchio rivolto alla mente del nostro protagonista non importa quanto dura ed efficiente ne sia la ricerca, l'equilibrio non ha una fine, non accetta uno stato calma, l'equilibrio non è altro che una caduta in sospeso, temporaneamente fermata da un contro-movimento, solo per cadere nuovamente in una direzione diversa, in una sequenza interminabile. Possiamo sognare di trovare l'equilibrio, e magari possiamo anche riuscirci, ma dobbiamo essere preparati alla sua costante richiesta di mutamento, disponibili a cambiare direzione in ogni momento per contrastare la caduta. ingannati dall'immagine di riposo che ci propone, l'equilibrio nella realtà si presenta come una lotta, una lotta improbabile da vincere, capace di rubare lo sguardo alla vita. Quando si è in equilibrio l'unica cosa che importa è mantenerlo.
Maiador
produzione Compagnia Delà Prakà
"Maiador" è un'espressione della campagna nord-orientale del Brasile che significa «il luogo dove riposa il bestiame». A differenza del recinto, è quell'ombra nel mezzo del pascolo dove il bestiame si rifugia e riposa nelle ore più calde della giornata. Lo spettacolo Maiador porta con sé anche queste qualità, questi momenti di rifugio e di incontro al centro della nostra vita quotidiana, ricrea questo "Maiador" in ogni nuovo spazio, carico di i nostri riferimenti personali e culturali. Il pubblico, parte fondamentale di questo incontro, tiene il nostro cerchio. Tutti sono invitati a sperimentare una parte della cultura popolare brasiliana attraverso la musica e la danza tradizionali dal vivo che accadono spontaneamente sul palco e si fondono con l’acrobatica e la danza contemporanea.
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