Inquinamento elettromagnetico

Per Inquinamento elettromagnetico o elettrosmog si intende l’aumento del campo elettromagnetico prodotto da sorgenti artificiali rispetto al campo elettromagnetico naturale. Infatti in natura esistono sorgenti di onde elettromagnetiche quali il Sole, le stelle, alcuni fenomeni meteorologici come i temporali, e la Terra stessa che genera un campo magnetico.

Con l’avvento dell’era industriale, ai campi elettromagnetici naturali si sono aggiunti quelli artificiali che sono quindi strettamente connessi con lo sviluppo scientifico e tecnologico.

In generale un campo elettrico è generato dalle corpi elettricamente carichi, mentre quando si verifica un passaggio di corrente si genera un campo magnetico, che può originarsi anche per effetto di un magnete.

Campo elettrico e campo magnetico, sono per loro natura, inscindibili: ogni qualvolta si verifica una variazione di campo elettrico o di campo magnetico si genera nello spazio un campo elettromagnetico, indicato anche con l'acronimo CEM.

I campi elettromagnetici si propagano sotto forma di onde elettromagnetiche: in particolare quelli artificiali hanno come sorgenti gli impianti radio-TV e quelli per la telefonia mobile, gli elettrodotti per il trasporto e la trasformazione dell'energia elettrica e tutti quei dispositivi il cui funzionamento è subordinato a un'alimentazione di rete elettrica, come gli elettrodomestici. Mentre i sistemi di teleradiocomunicazione sono progettati per emettere onde elettromagnetiche, gli impianti di trasporto e gli utilizzatori di energia elettrica, emettono invece nell'ambiente circostante campi elettrici e magnetici in maniera non intenzionale.

Le onde elettromagnetiche sono caratterizzate dalla frequenza, che indica il numero di oscillazioni che l'onda elettromagnetica compie in un secondo, la cui unità di misura è l'Hertz (1 Hz equivale a una oscillazione al secondo).

Sulla base della frequenza viene effettuata una distinzione tra:

  • inquinamento elettromagnetico generato da campi a bassa frequenza (0 Hz - 10 kHz), nel quale rientrano i campi generati dagli elettrodotti che emettono campi elettromagnetici a 50 Hz;
  • inquinamento elettromagnetico generato da campi ad alta frequenza (10 kHz - 300 GHz) nel quale rientrano i campi generati dagli impianti radio-TV e di telefonia mobile.

Questa distinzione è necessaria in quanto le caratteristiche dei campi in prossimità delle sorgenti variano al variare della frequenza di emissione, così come variano i meccanismi di interazione di tali campi con gli esseri viventi e quindi le possibili conseguenze per la salute.

In realtà quando si parla di elettromagnetismo è improprio usare il termine "inquinamento". A quest'ultimo sono infatti normalmente associati almeno tre elementi distintivi del tutto assenti nel caso dei campi elettromagnetici: la dispersione nell'ambiente di sostanze inquinanti indipendenti dalla sorgente, l'imprevedibilità delle modalità di diffusione degli inquinanti stessi, spesso condizionate persino da fattori meteorologici, ed infine l'esistenza di meccanismi di accumulo degli agenti indesiderati all'interno di organismi di qualunque livello nella scala evolutiva.

Si ricorda infatti che il campo elettromagnetico intorno ad una sorgente (un elettrodotto, un elettrodomestico, una stazione radio base, un ripetitore radio o TV) sussiste soltanto finché la sorgente stessa è accesa e scompare non appena essa viene spenta; la sua distribuzione nello spazio è prevedibile, con ragionevole accuratezza e, in ogni caso, non risente apprezzabilmente dei fenomeni meteorologici; non esiste alcun meccanismo noto di "accumulo di campi elettromagnetici" negli organismi biologici.

Per saperne di più su inquinamento elettromagnetico e campi elettromagnetici scarica gli opuscoli di ARPAV rivolti a cittadinanza, ragazzi e bambini
A proposito di.....inquinamento elettromagnetico - opuscolo per la cittadinanza (scarica qui)
Onde in chiaro - opuscolo per la cittadinanza (scarica qui)
Scopriamo insieme l'elettromagnetismo - opuscolo per ragazzi (scarica qui)
Scopriamo insieme l'elettromagnetismo - opuscolo per bambini (scarica qui)

 

Il fenomeno dell’inquinamento elettromagnetico comunque presenta rilevanti complessità sia di tipo ambientale che urbanistico.

La normativa vigente (L. 36/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”) dà allo Stato competenza di fissazione dei limiti di esposizione, valori di attenzione e obiettivi di qualità, affidando a Regioni e Amministrazioni comunali competenze unicamente nell'ambito della pianificazione territoriale ed edilizia.

Cosa fa il Comune

La competenza del Comune in ambito di inquinamento elettromagnetico è amministrativa e consiste nella gestione delle segnalazioni da parte di terzi, quali cittadini, associazioni ed altri soggetti (vedi pagina segnalazioni, apri il link ) attivando, quando necessario, le opportune verifiche da parte di ARPAV.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Servizio Supporto giuridico, contratti di servizio, rumore e igiene ambientale (apri il link)

Ultimo aggiornamento: 02/12/2024 ore 15:03