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Nell'ambito della manifestazione Marzo Donna, l'attrice veneziana Erika Urban indaga la vita di un'artista straordinaria che ha lasciato un grosso vuoto nel cuore della canzone italiana. Dal testo di Aldo Nove, al Teatro Momo martedì 19 marzo alle ore 19.30, in scena Ultima notte Mia. Mia Martini, una vita.
Mia Martini è stata trovata riversa sul suo letto, le cuffie ancora sulle orecchie, una mattina del maggio 1995. Stava lavorando ad una sua canzone. Moltissime cose si sono dette sulla sua morte. Poche vere o plausibili ma tutte clamorose. Pur senza ignorarle, l'intento dell'autore non è la ricerca di una qualche verità o di una soluzione di un giallo.
La vita di Mia Martini è un esempio raro, se non unico, di come l’ignoranza e l’invidia abbiano distrutto non solo la carriera, ma la donna stessa.
E' il racconto di quella storia, ed altre della sua vita, dei suoi sogni infantili, della sua famiglia lacerata da un padre quasi sempre assente o se presente, violento.
La riduzione teatrale che Aldo Nove ha fatto del testo da lui scritto (Mi chiamo… edizioni Skira) ed a lei dedicato, è già di per sé scritto come un monologo. Un testo dolce e malinconico nel quale la malinconia non è sinonimo né sintomo di pigrizia, ma memoria di una grandissima vitalità che è andata estinguendosi.
"In un'ora cerco di raccontare questo, lo spegnersi poco a poco di una vita gigantesca."