Una delle ultime sere di Carnovale
Nelle Memorie Goldoni parla di questa commedia insistendo sul significato allegorico del contenuto e l'addio del disegnatore Anzoletto ai suoi amici fidati non è altro che l'addio del commediografo al pubblico veneziano. L'opera fu scritta per la stagione teatrale 1761/62 ed il 22 aprile 1762, Goldoni, con sua moglie e col nipote già da lui adottato, partì per Parigi e non ritornò mai più a Venezia.
La struttura della Commedia è geometrica: accanto a tre coppie già fatte, ce ne sono altre tre da farsi; sarà proprio la "recamadora franzese" Madama Gatteau, inizialmente elemento di disturbo a causa della sua insensata infatuazione per il giovane disegnatore, a districare l'ingarbugliata situazione creatasi, puntando - saggiamente - la sua attenzione sull'attempato, ma ancora piacente, vedovo Zamaria.
La commedia alterna momenti divertenti ad altri patetici e malinconici e proprio con un velo di malinconia la rappresentazione si chiude.
L'azione si svolge nella casa del tessitore Zamaria e la scenografia ripropone l'atmosfera di un ambiente in cui le stoffe prodotte diventano lo spazio per le scene che si susseguono nei tre atti.