30/4 Louis Sclavis

Les Cadences du Monde

 

Louis Sclavis, clarinetti
Vincent Courtois, violoncello
Bruno Ducret, violoncello
Edouard Prabhu, tabla

 

Louis Sclavis ha iniziato a studiare clarinetto all'età di 10 anni nel suo quartiere per trasferirsi al Conservatorio di Lione dopo pochi anni. All'inizio degli anni '70 suona con gruppi teatrali e compagnie di danza ispirati al Living Theatre e ai Bread and Puppet e si ispira a band come i Soft Machine, i Sun Ra o l’Art Ensemble of Chicago.

Louis Sclavis diventa professionista nel 1975 con il Workshop de Lyon in collaborazione con la cantante Colette Magny. Nel 1977 è uno dei fondatori degli Arfi, suona con la Marvelous Band, La Marmite Infernale etc…

Forma le sue prime band nel 1984, quartetto, trio, sestetto con cui incide per diverse etichette (Enja,Label Bleu, Fmp, e in particolare ECM). Ormai riferimento quando si parla di musica improvvisata, a volte associata a immagini in movimento (Dans la nuit, con un film muto di Charles Vanel del 1929), Louis Sclavis si associa nel 2005 a musicisti più giovani in una band che lui chiama, con la sua consueta inclinazione poetica, “L’imparfait des langues”. Si spinge oltre con l’album “Lost on the Way”; (2008), ispirato all’Odissea, che ha fatto sentire la cultura pop rock dei suoi partner. Sempre spinto a nuove associazioni, inizia nel 2009 l’Eldorado Trio con Craig Taborn e Tom Rayney poi l’Atlas Trio con il chitarrista Gilles Coronado e il pianista Benjamin Moussay, un diverso tipo di mix strumentale che lo costringe a ripensare i suoi modi compositivi. Più che le regolari riunioni con Romano e Texier (uniti in una registrazione di tre ospiti, Enrico Rava, Nguyên Lê e Bojan Z nel 2011), si concentra su quella band, girando e registrando un secondo album “Silk and Salt Melodies” (2014).

 

Il concerto è stato inserito nella manifestazione internazionale istituita dall'Unesco 

International Jazz Day
https://jazzday.com/listing/louis-sclavis-les-cadences-du-monde-candiani-groove/