Retour en Afrique - Nagib Mahfuz
Il Gruppo oggi discute due libri di Nagib Mahfuz:
Notti delle mille e una notte.
Il romanzo inizia dove finiscono Le Mille e una Notte. Il sultano, dopo aver ascoltato per quasi tre anni le narrazioni di Shehrazade, decide di sposarla. Tutti credono che, grazie alla sua abilità di narratrice, Shehrazade non solo si sia salvata ma che abbia anche destato l'amore e la pietà nel cuore del sultano. Tutto il paese è convinto che di lì a poco regneranno solo pace e armonia. Purtroppo però il cambiamento da parte del sultano è stato solo apparente e continua a non conoscere amore, passione e giustizia. Come elevare allora la sua anima e risvegliarne la coscienza? Solo attraverso una serie di avvenimenti che gli insegneranno il vero significato del potere.
Le cronache di un quartiere raccontate attraverso la quotidianità dei suoi abitanti: la realtà e le fantasie di un mondo in cui si compenetrano gli arcani della tradizione orientale e il sottile fascino della civiltà europea. Realtà come raffigurazione degli eventi che scandiscono la vita del rione e fantasia come strumento di conoscenza delle forme e delle essenze che compongono il ciclo della nascita, vita e morte (la magica visione del monastero, il suo giardino di delizie, l'inquietante oscurità del tunnel, e ancora: l'invisibile Grande Vecchio, l'aleatorio paese al di là dei monti e la baluginante presenza divina). Il protagonista delle settantotto sequenze in cui si ordina "Il nostro quartiere", un "io" infantile che si trova ad affrontare gli accadimenti dell'esistenza umana sempre dibattuto tra dato fisico e ipotesi metafisica, diventa così il cantore di gioie, passioni, ansie, soprusi, paure e disperazioni che consentono all'umanità che popola il dedalo di viuzze dalla narrazione di trasformare quel microcosmo nell'effigie dell'universo.