Aspettando Mesthriller

Friday, 16 June, 2017
Ore: 
21.00

ingresso libero sino a esaurimento dei posti

Jeffery Deaver: incontro con il maestro del thriller internazionale e il ritorno dei suoi eroi, Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, in Il valzer dell’impiccato

Torna Mesthriller con un grandissimo ospite internazionale. In attesa della seconda edizione, a novembre, del festival sulla letteratura gialla, noir e thriller, Mesthriller offre l’opportunità ai lettori di conoscere da vicino uno dei più grandi autori di thriller a livello mondiale: Jeffery Deaver.
Cresciuto nei sobborghi di Chicago dove è nato nel 1950, dopo aver conseguito la laurea in legge, Deaver abbandona la professione di avvocato e si dedica alla scrittura.
Il suo primo romanzo è Nero a Manhattan del 1988. Da allora non ha sbagliato un colpo, consolidando negli anni la sua fama di autore di bestseller. I suoi romanzi sono stati venduti in 150 Paesi e tradotti in 25 lingue diverse. Autore colto e poliedrico, nei suoi libri non mancano cenni ai suoi riferimenti culturali, da Hemingway a Dos Passos.
Jeffery Deaver ha dato vita a una serie di personaggi che sono diventati archetipi del genere: su tutti, la coppia di investigatori Lincoln Rhyme e Amelia Sachs che, dopo la loro prima apparizione nel romanzo Il collezionista di ossa (2002), che ha consacrato l’autore come maestro del thriller internazionale, tornano quest’anno a essere protagonisti di un’altra vicenda carica di suspance e mistero.
Il valzer dell’impiccato, edito da Rizzoli, prende le mosse da un misterioso sequestro avvenuto nelle strade di New York per approdare in Italia, a Napoli. La squadra di Rhyme parte all’istante e coadiuvata - a tratti ostacolata - dagli investigatori italiani si immerge nei vicoli oscuri della città e nel mistero che avvolge la figura di un assassino, il Compositore, che, forse, non agisce solo per proprio conto.
Se il thriller è quel genere letterario che sulla struttura della vana lotta contro il tempo fonda le sue trame, allora trova in Jeffery Deaver un grande interprete. La macchina narrativa dei suoi romanzi è perfetta, quasi cinematografica, con montaggi, luci e descrizioni come impeccabili inquadrature. Che oggi sia riconosciuto come uno dei grandi maestri della letteratura del brivido internazionale, non ci sono dubbi. Le trame dei suoi thriller psicologici sono meccanismi a orologeria che rasentano la perfezione, come ben sanno tutti gli amanti dei suoi libri.
 
Felice Galatioto e Cristina Cama
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Ultimo aggiornamento: 25/07/2017 ore 12:53