Il comodato è il contratto col quale una parte (comodante) consegna all'altra (comodatario) una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta.
Il contratto di comodato è essenzialmente gratuito, può essere redatto in forma scritta o verbale e non è equiparabile al diritto reale di uso o abitazione, pertanto l’imposta deve essere versata dal comodante, proprietario dell’immobile.
Agevolazione comunale
E’ prevista un’aliquota agevolata per una sola unità immobiliare (escluse quelle in categoria catastale A1-A8-A9) e per le relative pertinenze (una per categoria C2-C6-C7) concessa in uso gratuito a parenti di primo grado (genitori - figli), a condizione che gli stessi utilizzino direttamente l’unità immobiliare e le pertinenze come abitazione principale, avendo ivi costituito la propria residenza.
Per avvalersi dell’aliquota agevolata comunale, il contribuente deve attestare il possesso dei suddetti requisiti, presentando l'autocertificazione IMU entro il termine previsto per la dichiarazione IMU. L'autocertificazione resta valida anche per gli anni successivi fino a quando non intervengano situazioni modificative ai fini dell'imposta.
Agevolazione statale
L’articolo 1 comma 747 della Legge 160/2019 prevede la riduzione del 50% della base imponibile per i fabbricati, esclusi quelli in categoria catastale A1-A8-A9, concessi in comodato a parenti in primo grado (genitori/figli) e, in caso di morte del comodatario, anche al coniuge di quest'ultimo (ma solo se sono presenti figli minori) a condizione che:
- il soggetto passivo (comodante) possieda un solo immobile in Italia e sia residente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato;
- il comodatario lo utilizzi come abitazione principale;
- il contratto di comodato sia registrato;
oppure
- il soggetto passivo (comodante) possieda al massimo due abitazioni in Italia, entrambe nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato;
- il comodatario lo utilizzi come abitazione principale;
- il contratto di comodato sia registrato;
- l’immobile non concesso in comodato, purché non rientrante nelle categorie catastali A1-A8-A9, sia abitazione principale del proprietario.
Per poter beneficiare dell’agevolazione, il contratto di comodato deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla stipula dello stesso, sia che si tratti di contratto verbale che redatto in forma scritta.
Ai fini del calcolo, il mese durante il quale il possesso dell’immobile in comodato si è protratto per almeno 15 giorni dalla data della stipula è computato per intero.
Per avvalersi dell’agevolazione statale, il comodante deve attestare il possesso dei suddetti requisiti presentando la dichiarazione IMU entro il termine previsto dalla legge. La dichiarazione resta valida anche per gli anni successivi, fino a quando non intervengano situazioni modificative ai fini dell'imposta.
Precisazioni
Il comodante non deve possedere altri immobili, ad uso abitativo nel territorio nazionale, ad eccezione della propria abitazione principale e di quella concessa in comodato.
Unica eccezione è il caso di un soggetto che possiede oltre ai due fabbricati previsti dalla legge (abitazione principale + abitazione concessa in comodato), un’abitazione rurale ad uso strumentale adibita ad abitazione dei dipendenti. In tal caso l’agevolazione spetta comunque.
Sull’argomento si è espresso il Ministero dell’Economia e Finanze con Risoluzione n. 1/2016 pubblicata nella normativa IMU.
Nel caso in cui un fabbricato concesso in comodato risultasse anche storico, la riduzione del 50% della base imponibile è cumulabile con quella prevista per gli immobili storici; quindi la riduzione spettante ammonta al 75% della base imponibile.
In caso di soggetto deceduto o sottoposto ad amministrazione di sostegno, gli eredi o l'amministratore di sostegno dovranno utilizzare la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà pubblicata nella modulistica IMU.
Nel caso in cui i requisiti per l'applicazione dell'agevolazione decadano, il comodante dovrà presentare la comunicazione di cessazione dei presupposti agevolativi.