Andrea Luchetta - 16 febbraio
Un incontro come un’intensa corrispondenza proposta da un giornalista che, da tre anni, racconta, respira e vive la guerra dalle prime linee dell’Ucraina, cercando di raccontare la perversione della guerra degli uomini, ma anche quel che resta dell’umanità nelle città, nei paesi, dove un popolo non sempre così compatto si è riunificato a seguito dell’invasione e con ogni mezzo cerca di resistere all’avanzata russa per riconquistare il suo diritto all’autodeterminazione.
Resistere, ma anche sopravanzare: come ha dimostrato l’imprevedibile contrattacco ucraino in terra russa, la regione di Kursk. Una spina acuminata nel fianco dell’esercito russo, mentre l’inverno avanza con le sue criticità e i rischi di attentato alle infrastrutture energetiche, e mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky cerca di chiudere il piano di “vittoria completa” dell’Ucraina prima che Biden ceda il passo al suo successore.