La poesia che salva la vita e rende felici
Andrew Faber dialoga con Marilisa Capuano
«Ci vuol coraggio ad essere felici. La poesia serve a questo. A rendere eterno anche un solo attimo di felicità. E ci vuole coraggio anche ad essere poeti oggi: vuol dire procedere contromano al mondo, correndo il rischio di ammazzarsi ad ogni angolo di vita». Andrea Zorretta ama l’amore. Conosciuto in rete con lo pseudonimo di Andrew Faber, si definisce «un uomo che ama, e per questo fragile, folle e infinito».
Romano, classe 1978, poeta, scrittore, musicista e performer, adorato dalla comunità gattofila dopo l’ode “Pensaci bene prima di prendere un gatto”, Zorretta sa arrivare al cuore dei suoi lettori, traducendo in poesia la meraviglia dei piccoli gesti, degli sguardi quotidiani: un invito a riscoprire e a coltivare la bellezza delle piccole cose, per tornare a meravigliarsi dei sentimenti puri e belli. E' un inno alla semplicità silenziosa, pacata, riservata, ma speciale. Il suo percorso inizia nel 2013, quando decide di raccogliere i suoi componimenti in un blog . “Amo i Gatti e la Poesia. Le fusa e l’inchiostro. Amo, mangio, scrivo” dice su Instagram ai suoi 68mila follower.
I suoi libri di poesie offrono titoli suggestivi: ecco nel 2016, per Miraggi Edizioni “Non ho ancora ucciso nessuno”, nel 2017 “D’Amore, di Rabbia, di Te” e nel 2018 “Fermo al semaforo nell’attesa di trovare un titolo, vidi passare la donna più bella della storia dell’umanità”. Con Rizzoli, nel 2019, pubblica il suo primo romanzo, “Cento secondi in una vita”, dove racconta in chiave tragicomico-romantica l’incubo dell’ansia e del panico. Il suo ultimo lavoro è “Ti passo a perdere” (Mondadori), sorta di manuale di resistenza in versi per viaggiare verso la conoscenza di sé stessi, per arrivare alla scoperta dell’Amore, in tutte le sue forme.