Biennale Musica 2019. Cerimonia di consegna del Leone d'Argento a Matteo Franceschini
La Biennale di Venezia ha assegnato il Leone d’Argento a Matteo Franceschini, compositore italiano in forte ascesa.
Fra le voci più originali del nostro tempo e alfiere di una visione del compositore come autore-interprete, Matteo Franceschini fonda la sua musica “su una sensibilità aperta a diverse dimensioni creative del suono – secondo la motivazione. Dalla musica da camera e sinfonica al teatro musicale, dalla musica acustica aumentata alle esperienze più innovative in campo elettronico, il suo percorso si distingue per l’intelligenza curiosa e indagatrice, lo stile efficace, estremamente comunicativo anche nelle forme più complesse nelle quali convergono esperienze artistiche non solo circoscritte nell’ambito della musica di scrittura, ma anche provenienti da una pratica assidua del rock”.
Significativo in questo senso è il pezzo che Matteo Franceschini ha composto per il 63. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (27 settembre > 6 ottobre): Songbook per quartetto rock, ensemble amplificato e live electronics, che ben rappresenta la sua ricerca sincretica. Commissionato dalla Biennale di Venezia, il pezzo sarà eseguito dall’Icarus e dal Cantus ensemble il 3 ottobre, al Teatro Toniolo di Mestre, in occasione della consegna del Leone d’Argento.
Matteo Franceschini (Trento, 1979) – Si è diplomato al Conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida di Alessandro Solbiati. Ha studiato quindi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con Azio Corghi e ha frequentato il Cursus Annuel de Composition et d'Informatique Musicale presso l’IRCAM di Parigi.
Il suo immaginario musicale si fonda sulla forza dei contenuti narrativi e sulla necessità di accostare linguaggi di matrice diversa seguendo le regole del contrasto e della fusione. La ricerca sul timbro nutre il suo lavoro, che rivela un universo onirico ed un acuto senso della teatralità. Con il nome d’arte di TOVEL, Matteo Franceschini rilancia la figura dell’autore-interprete con l’obbiettivo di sperimentare un nuovo sound “dall’interno”; il diretto coinvolgimento come esecutore e l’inevitabile lavoro a stretto contatto con i musicisti si presenta come un vero atto creativo.
Ha composto opere, lavori orchestrali e corali, musica da camera, colonne sonore per film e realizzato installazioni multimediali. Ha ricevuto commissioni dall’Orchestra Filarmonica della Scala, dall’Ensemble Intercontemporain, da Wigmore Hall, dalla Biennale di Venezia, dal Festival Mito, dalla Philharmonie de Paris, dall’Orchestre National d’Île-de-France, dall’Orchestra Nazionale del Belgio, da Reims Opera, Saint-Étienne Opera e da altri importanti festival.
“Lauréat” de la Fondation Banque Populaire nel 2018, nel 2014 riceve il “Fedora - Rolf Liebermann Prize for Opera”.
È stato nominato compositore in residenza presso l’Arcal di Parigi, l’Orchestre national d’Île-de-France e l’Accademia Filarmonica Romana.
Dal 2011 è edito da Casa Ricordi.