Bosco di Carpenedo
Dal movimento per la sua difesa, minacciato dalla costruzione di un nuovo ospedale, è nata negli anni '80 l'idea di far ri-diventare Mestre "la città del bosco".
L'area è protetta dall'Unione Europea, che l'ha classificata come SIC (Sito d'Interesse Comunitario), per la qualità e la rarità degli ambienti che vi si trovano, come: il bosco planiziale misto di querce insediatesi nell'ultimo post glaciale ed i prati mesofili. Inoltre, per le caratteristiche dell'avifauna qui presente, l'area è stata definita anche come ZSC (Zona Speciale di Conservazione) e fa quindi parte della Rete Natura 2000.
Il Bosco di Carpenedo è costituito da quattro ambienti ben distinti fra loro per un totale di 10 ettari:
- il bosco storico, residuo dell'antico querco-carpineto che in origine ricopriva l'entroterra veneziano
- i nuovi impianti boschivi realizzati tra il 1990 e il 1998-99
- i prati stabili, eredità dell'antica sistemazione agraria dell'area
- gli ambiti umidi delle bassure presenti nei prati e nei fossati
L'area è attraversata da percorsi pedonali con aree di sosta dove è possibile affiancare ed osservare le siepi e le zone umide. Le porzioni di prato mesofilo (Habitat protetto), non calpestabili, sono visibili dai percorsi perimetrali.
Le attrezzature per la fruizione sono state progettate dallo studio Arbau e dallo studio Insitu e realizzate dall'Ufficio Tecnico del Bosco nel 2009.
Anno di impianto 1990-1997
Progettazione Azienda Regionale delle Foreste del Veneto (1990)
Progettazione interventi Servizio Tecnico dell'Istituzione (2008 e seguenti)
Progettazione attrezzature Studio Arbau e Studio Insitu (2009)