CARLO & GIORGIO > Così per gioco
Domenica 23 febbraio ore 16.30 - REPLICA STRAORDINARIA
Torna al Teatro Toniolo di Mestre lo spettacolo di Carlo & Giorgio dal titolo "Così per gioco", evento che raggruppa tutti i personaggi più famosi del duo comico e per il quale, visto il successo di pubblico, andrà in scena una quinta replica straordinaria. L'appuntamento è per domenica 23 febbraio alle 16.30.
I biglietti per le altre date già in programma (giovedì 20, venerdì 21, sabato 22, domenica 23 febbraio ore 21.00) sono quasi esauriti.
COSÌ PER GIOCO è una personalissima rivisitazione del gioco dell’oca.
Il gioco dell’oca, così come nella vita, richiede di vincere prove, superare ostacoli, guadagnare premi o subire punizioni, nel tentativo di arrivare alla meta finale.
In scena proprio un grande tabellone numerato, dai dadi ed il gioco è fatto: Carlo & Giorgio sfidano il pubblico ed innescano una gara a colpi di dadi verso la casella della vittoria N. 63.
Ad ogni casella del tabellone, così come nel vero gioco dell’oca, corrisponde un premio, una penalità e soprattutto uno sketch che vede protagonisti i personaggi più noti di Carlo & Giorgio.
La vera novità è che davvero lo spettacolo sarà diverso ed imprevedibile ogni sera, perché saranno i dadi e quindi la casualità e la sorte a determinare l’uscita di questo o quel personaggio e l’andamento del gioco, tanto da non poter parlare una vera e propria trama, ma di un semplice filo conduttore affidato al caso.
Comicità, improvvisazione, musica, ironia, gli elementi che da sempre caratterizzano lo stlle di Carlo & Giorgio e che hanno trovato in questo spettacolo una perfetta incastonatura nella struttura essenziale del gioco dell’oca.
Sarà questo il segreto della longevità di COSÌ PER GIOCO che, con l’inserimento di nuovi sketch o la riproposta dei classici più amati dal pubblico, viene riproposto con grande freschezza lasciando, oltre al sorriso, un pizzico di riflessione, come i mille significati nascosti nella simbologia del gioco, dei suoi singoli elementi, delle mete che più o meno consapevolmente ci affanniamo ad inseguire per poi magari scoprire che erano solo “un’oca”.