La fortezza di Mestre

Il primo castello di Mestre fu eretto nell’XI secolo dai Vescovi di Treviso ad occidente del borgo di San Lorenzo, all’incirca nell’area dell’ex ospedale Umberto I e rimase in funzione fino a circa metà del ‘400. Dopo la conquista veneziana il 29 settembre 1337, le nuove necessità strategiche spinsero a realizzare una nuova e più ampia fortezza. Il nuovo castello comprendeva in complesso undici torri (ma forse addirittura quindici o diciassette), con tre porte: la Porta Altino o dei Molini ad est, la Porta Belfredo ad ovest e la Porta di Borgo o della Loza (“della loggia”) a sud. Queste porte erano anche dette torri daziarie, poiché qui si riscuotevano i dazi sui commerci. La pianta era a forma di scudo ed il perimetro misurava più di un chilometro. Al centro si ergeva il Mastio, dove in seguito venne realizzata la Provvederia. Di fronte si trovava il Palazzo del Capitano, dove risiedeva il rettore veneziano, con titolo di Podestà e Capitano.
Il tutto era circondato da un fossato, alimentato con le acque del Marzenego.
Nel Settecento, ormai gravemente indebolite e rese inutili dalle nuove tecniche belliche, le mura del castello furono demolite: di esse restarono solo la Torre dell’Orologio (l’antica Porta di Borgo, ora Torre civica) e la gemella Torre Belfredo, abbattuta nel XIX secolo.
 

Ultimo aggiornamento: 24/01/2020 ore 09:42