La rassegna cinematografica dedicata alla disabilità e gestita dai Parkinsoniani Associati di Mestre Venezia e provincia Onlus con la Casa del Volontariato di Mestre, quest'anno giunge al sesto appuntamento. Rivolge il suo sguardo agli elementi fondamentali che affrontano in prima linea l’assistenza, e garantiscono in Italia le possibilità di vita alla persona con disabilità:
i caregiver familiari che per parte della loro vita assistono da soli una persona malata o con disabilità grave, i nuclei familiari che hanno un figlio con sindrome autistica, le comunità, come la 24 luglio di L’Aquila, create per ospitare le persone con disabilità psichica che non hanno supporto familiare.
Soli con le proprie forze, barcamenandosi tra burocrazia e a volte errori di valutazione o inefficienza del personale di strutture locali e nazionali che dovrebbero dare risposte e sostegno in maniera adeguata e che complicano invece di risolvere i problemi.
Quest'anno abbiamo scelto anche di trattare un elemento poco conosciuto, quello dei migranti disabili che hanno ulteriori difficoltà a trovare asilo nei paesi europei. Su questo argomento controverso abbiamo coinvolto la Casa della Cultura Iraniana con Reza Rashidy, che da anni opera nel contesto veneziano per far avvicinare e sottolineare i punti di contatto e di comune interesse delle nostre culture.
Nella giornata conclusiva avremo infatti un corto girato e diffuso da Amnesty International su due fratelli siriani affetti da distrofia muscolare, fermi su un campo d'accoglienza in Grecia e un documentario di Francesco Paolucci, I MIGRATI su un gruppo di disabili della Comunità 24 Luglio con sede a L’aquila che si recano in vari centri sulla costa dove vi sono altre comunità, queste formate dai migranti, che cercano una nuova possibilità di vita nel nostro paese. Sono i contributi riguardo due temi: l’accoglienza, e il supporto necessario alla persona con disabilità che trovano soluzione nell’umanità delle persone al di fuori delle regole economiche della nostra società.
Anche il caregiver familiare deve farsi carico dell'assistenza alla persona con disabilità senza un riconoscimento effettivo del suo operato che da anni viene vagliato dai due rami del parlamento senza una soluzione effettiva. A questo proposito abbiamo La teoria del tutto un film di James Marsh che ha ottenuto riconoscimenti sia dalla critica e dal pubblico. È tratto dal libro che racconta la storia familiare di Stephen Hawking vista dalla moglie che assiste il marito, il quale già prima del matrimonio soffre di una gravissima forma di disabilità motoria per la quale i medici gli danno pochi anni di vita. L’Italia è in grave ritardo sul riconoscimento dei diritti al caregiver o assistente familiare della persona con disabilità che non è solo una questione economica, ma è proprio un riconoscere un servizio sociale imprescindibile che a volte imprigiona la persona in una situazione di disagio sua e della persona assistita. che è incomprensibile se non è vissuta direttamente.
Pulce non c’è, di Giuseppe Bonito, si occupa di una delle patologie più controverse e difficili da comprendere. L’autismo è sempre più diffuso nel mondo, con l’avanzare della tecnologia aumenta però il disagio sociale e avere in famiglia un figlio con autismo può risultare una condanna, specie se si accendono dei sospetti su uno degli elementi che compone il nucleo familiare.