Progetto speciale: Scatole Magiche
Una scatola può contenere mondi incantati e misteriosi. Gli uomini hanno sempre trovato piacere nell'evasione e hanno cercato di inventare mezzi capaci di condurli altrove, di immergerli in altre situazioni, in altri tempi. Il teatro è il luogo di spettacolo per eccellenza, luogo dell'illusione, dei grandi impianti scenografici, della visione collettiva (theatron da theaomai=guardo, osservo). Ovunque nel mondo si è cercato di riprodurre la magia del teatro in piccola scala per una fruizione più agile, economica ed intima: si sono costruite miniature dettagliate di teatri, scatole di diverse forme capaci di contenere storie. Anche la televisione, in fondo, non è che una scatola parlante che racconta storie mostrando immagini in movimento. Ma prima della televisione ci sono state generazioni di scatole. Nell'800 molti ambulanti portavano con sé le loro scatole segrete e il pubblico pagava per poter guardare al loro interno attraverso un foro. Alcune contenevano fotografie di luoghi esotici e lontani, altre, effetti ottici, giochi meccanici, lanterne magiche… La curiosità dei passanti era attratta soprattutto dal fatto che il segreto della scatola sarebbe stato svelato unicamente ai loro occhi, rendendoli spettatori esclusivi.
Nel nostro laboratorio osserveremo insieme una scatola vuota e immagineremo i suoi infiniti potenziali contenuti. Come Alice nel paese delle meraviglie, giocheremo con l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo e come l'Alice cascherina di Gianni Rodari diventeremo esploratori di mondi surreali e poetici, progettati e realizzati da noi stessi.
Le scatole realizzate dai ragazzi durante il laboratorio saranno esposte al pubblico durante il week end, a formare una sezione speciale di BOXES. Un'installazione composta di scatole dal contenuto unico, un viaggio di scoperta personale e collettiva.