FAQ
FAQ: domande frequenti con relative risposte
Cosa sono gli istituti di partecipazione?
Con gli istituti di partecipazione il Comune ha posto le condizioni perché i cittadini possano intervenire nei processi decisionali dell’Amministrazione.
Sono strumenti a disposizione per ricevere informazioni, promuovere interventi dell’Ente su specifici problemi o questioni di interesse generale, partecipare alla attività degli organi istituzionali proponendo l’adozione di una deliberazione o un confronto su un determinato argomento che è già all’attenzione dell’Ente.
Chi può attivare un istituo di partecipazione?
Le istanze, le petizioni, le proposte di deliberazione di iniziativa popolare, il procedimento di istruttoria partecipata e il referendum consultivo possono essere sottoscritte e proposte da:
- a. cittadini residenti nel Comune di Venezia con cittadinanza italiana o di un paese UE che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età;
- b. cittadini non residenti che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età, che nel Comune esercitano stabilmente da almeno un (1) anno la propria attività di lavoro o di studio o istituzionale, risultanti iscritti negli elenchi aggiuntivi delle liste elettorali del Comune;
- c. residenti da almeno 3 anni nel Comune di Venezia, di cittadinanza diversa da quella italiana o di un paese U.E., che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e che nel Comune esercitano da almeno un (1) anno la propria attività di lavoro o studio, risultanti iscritti negli elenchi aggiuntivi delle liste elettorali del Comune.
Il referendum abrogativo può essere sottoscritto e proposto soltanto da coloro che sono iscritti nelle liste elettorali del Comune di Venezia.
Perché attivare un istituto della partecipazione?
L’attivazione di un istituto della partecipazione consente ai/alle cittadini/e la possibilità di intervenire, a tutela dei propri diritti, nei processi decisionali del Comune di Venezia, attraverso modi e forme previsti dal Regolamento. Un maggior coinvolgimento dei cittadini può rappresentare una risorsa per l’Ente perché aumenta la visibilità dell’apparato pubblico, permette un confronto diretto, aumenta l’efficienza delle scelte politiche, vi è una maggiore responsabilizzazione da parte degli organi politici nella risoluzione di problematiche legate al territorio.
Vi sono dei costi da sostenere per il cittadino?
Il Comune non pone costi a carico del cittadino da sostenere per l’attivazione degli istituti di partecipazione.
Quale procedura viene attivata all'arrivo di un istituto di partecipazione?
Dopo un’istruttoria preliminare da parte della struttura tecnica competente, la richiesta viene indirizzata all’organo competente (Sindaco, Consiglio comunale).
L’esame della richiesta viene effettuato dall’organo competente che procederà all’attivazione delle procedure previste per lo specifico istituto di partecipazione.
Perché presentare una istanza?
Per richiedere delle informazioni che non siano riservate per disposizioni di legge e che non siano ottenibili con le normali modalità di accesso agli atti relativamente a problematiche di interesse generale dell’Amministrazione Comunale.
Perché presentare una petizione?
Per esporre al Sindaco o al Consiglio comunale, attraverso apposita raccolta firme, necessità pubbliche, specifici problemi o avanzare possibili soluzioni di competenza dell’Amministrazione.
Perché proporre una deliberazione di iniziativa popolare?
Per attivare un processo deliberativo su iniziativa popolare proponendo al Consiglio o alla Giunta l’adozione di una deliberazione su temi di interesse pubblico generale o per modifiche/integrazioni di atti già esistenti.
Perché presentare una istruttoria partecipata?
Per favorire la partecipazione dei cittadini ad un confronto aperto su un determinato argomento che è oggetto di proposta di deliberazione ancora in fase istruttoria con diritto di intervento, di deposito documenti, di ascolto di esperti sul tema.
Le conclusioni dell’istruttoria partecipata sono a disposizione del Consiglio comunale e possono rappresentare utili elementi per la valutazione sull’argomento in discussione.
Perché proporre un referendum?
Per consentire ai cittadini di esprimersi su questioni interessanti la comunità locale e di esclusiva competenza del Consiglio comunale (referendum consultivo) o sull’abrogazione, totale o parziale, di norme regolamentari emanate dal Comune o per revocare atti amministrativi a contenuto generale (referendum abrogativo).
Il referendum abrogativo può essere sottoscritto e proposto soltanto da coloro che sono iscritti nelle liste elettorali del Comune di Venezia.
Perché attivare un istituto della partecipazione?
L’attivazione di un istituto della partecipazione consente ai/alle cittadini/e la possibilità di intervenire, a tutela dei propri diritti, nei processi decisionali del Comune di Venezia, attraverso modi e forme previsti dal Regolamento. Un maggior coinvolgimento dei cittadini può rappresentare una risorsa per l’Ente perché aumenta la visibilità dell’apparato pubblico, permette un confronto diretto, aumenta l’efficienza delle scelte politiche, vi è una maggiore responsabilizzazione da parte degli organi politici nella risoluzione di problematiche legate al territorio.
Vi sono dei costi da sostenere per il cittadino?
Il Comune non pone costi a carico del cittadino da sostenere per l’attivazione degli istituti di partecipazione.
Quale procedura viene attivata all'arrivo di un istituto di partecipazione?
Dopo un’istruttoria preliminare da parte della struttura tecnica competente, la richiesta viene indirizzata all’organo competente (Sindaco, Consiglio comunale).
L’esame della richiesta viene effettuato dall’organo competente che procederà all’attivazione delle procedure previste per lo specifico istituto di partecipazione.
Perché presentare una istanza?
Per richiedere delle informazioni che non siano riservate per disposizioni di legge e che non siano ottenibili con le normali modalità di accesso agli atti relativamente a problematiche di interesse generale dell’Amministrazione Comunale.
Perché presentare una petizione?
Per esporre al Sindaco o al Consiglio comunale, attraverso apposita raccolta firme, necessità pubbliche, specifici problemi o avanzare possibili soluzioni di competenza dell’Amministrazione.
Perché proporre una deliberazione di iniziativa popolare?
Per attivare un processo deliberativo su iniziativa popolare proponendo al Consiglio o alla Giunta l’adozione di una deliberazione su temi di interesse pubblico generale o per modifiche/integrazioni di atti già esistenti.
Perché presentare una istruttoria partecipata?
Per favorire la partecipazione dei cittadini ad un confronto aperto su un determinato argomento che è oggetto di proposta di deliberazione ancora in fase istruttoria con diritto di intervento, di deposito documenti, di ascolto di esperti sul tema.
Le conclusioni dell’istruttoria partecipata sono a disposizione del Consiglio comunale e possono rappresentare utili elementi per la valutazione sull’argomento in discussione.
Perché proporre un referendum?
Per consentire ai cittadini di esprimersi su questioni interessanti la comunità locale e di esclusiva competenza del Consiglio comunale (referendum consultivo) o sull’abrogazione, totale o parziale, di norme regolamentari emanate dal Comune o per revocare atti amministrativi a contenuto generale (referendum abrogativo).