Giulio Aristide Sartorio. Poema della vita umana
Dal 16 maggio al 28 settembre 2025 nelle Sale Espositive del secondo piano di Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'Arte Moderna è allestita la mostra Giulio Aristide Sartorio. Poema della vita umana.
Frequentatore del Caffè Greco a Roma, riferimento ineludibile per il nascente Simbolismo italiano e aderente all’associazione “In Arte Libertas”, era già presente alla prima edizione della Biennale di Venezia, di cui diverrà un assiduo partecipante e anche collaboratore.
Su proposta di Antonio Fradeletto, segretario generale della Biennale, nella primavera del 1906 Sartorio accetta di realizzare un grande ciclo decorativo da collocare nel Salone centrale dell’Esposizione internazionale del 1907. A lui è affidato l’incarico ufficiale di illustrare, sulla base della mitologia antica, il Poema della vita umana. Nelle quattro scene principali – La Luce, Le Tenebre, L’Amore, La Morte – alternate a dieci teleri verticali (dove sono rappresentate la Grazia e l’Arte sorrette dall’energia virile) l’artista propone una visione drammatica dell’esistenza, dalla nascita fino alla morte. Tra i due estremi si situano le allegorie delle Tenebre e la divergenza tra le figure di Eros e Himeros, il buono e il cattivo amore.
Le quattordici scene, installate per l’inaugurazione della mostra del 1907, rimasero in situ anche per l’edizione successiva e quindi presero la via di Ca’ Pesaro grazie al dono che Vittorio Emanuele III fece, nel 1909, alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia.