Marzo Donna 2018
In una Venezia della seconda metà dell'ottocento, ormai solo custode delle memorie degli antichi fasti, l'andare ad attingere l'acqua dal pozzo pubblico diventa, per le donne del campiello, luogo e momento di incontro in cui scambiarsi confidenze, per litigare e amare.
Le beghe di due fratelli e l'amore segreto dei loro figli fanno da contorno al continuo viavai di personaggi e all'intrecciarsi delle loro vicende.
Ma le vere protagoniste, ora discrete ora velatamente ironiche, sono le donne:serve e padrone, tutte determinate nel voler salvaguardare l'affermazione del proprio ruolo di donna.
Donna Pasqua che, saggia conoscitrice di storie e vicende umane, guarda con occhio benevolo lo svolgersi degli eventi
Zanze, la serva fedele, che, apparentemente ingenua, sa invece sapientemente tessere le fila della storia d'amore tra Rosina e Anzoleto.
Dora, la scaltra ” metidone” che segue le vicende dei protagonisti approfittandone per raggiungere i suoi non sempre nobili fini.
E soprattutto, e a sorpresa data la sua apparente fragilità, Rosina, la figlia sottomessa, che pian piano con delicata intelligenza riesce a far tornare l'accordo tra le due famiglie e dulcis in fundo a far trionfare l'amore.
Ancora una volta, come già nelle Commedie di Goldoni, la donna sa essere l'artefice del suo e dell'altrui destino grazie al suo intuito, alla sua scaltrezza, alla sua....femmininità!
E su tutto ciò, il pozzo, nella sua secolare, immobile esistenza, sembra quasi dotarsi di una sua anima colla quale diventa partecipe, divertito spettatore, di questa quotidianità.