Regione Veneto
Io non rischio
“Io non rischio”: il 12 e 13 ottobre i volontari di Protezione civile in Piazza Ferretto per la campagna nazionale per le buone pratiche. Il volontariato di Protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica anche quest’anno si impegnano per comunicare sui rischi naturali che interessano il nostro Paese, con la Settimana nazionale della Protezione civile dal 7 al 13 ottobre, nell’ambito della quale si svolge anche la campagna informativa “Io non rischio”. Giunta alla 14esima edizione, quest’anno la manifestazione si svolgerà i prossimi 12 e 13 ottobre, dalle ore 9 alle 18, in Piazza Ferretto a Mestre. I volontari e le volontarie di Protezione civile incontreranno i cittadini per parlare del rischio sismico, del rischio alluvione e del rischio maremoto.
Per l’edizione 2024 la campagna coinvolgerà migliaia di volontari e volontarie appartenenti a 800 organizzazioni di tutte le regioni d’Italia. Venezia, nello specifico, metterà in campo 30 volontari per oltre 300 ore al servizio dei cittadini, per dare loro informazioni per prevenire, quando possibile, ma soprattutto per saper gestire le situazioni di emergenza e pericolo. È sotto gli occhi di tutti quanto siano gravi e frequenti i rischi idrogeologici per il nostro territorio, e di conseguenza, sapere come affrontare le situazioni diventa di vitale importanza.
Durante la due giorni saranno anche distribuiti materiali informativi e gadget e saranno organizzati laboratori interattivi e una caccia al tesoro per i più piccoli. Inoltre lunedì 7 ottobre alle ore 17.30 nella Sala conferenze del Centro culturale Candiani si terrà l’incontro pubblico “Il rischio sismico e la Protezione civile”, a cura della direttrice del Museo Tiere Motus di Venzone (Udine), Floriana Marino e del responsabile operativo del Gruppo comunale di Protezione civile, Alberto Bovo. Infine sul sito ufficiale della campagna iononrischio.protezionecivile.it/it è possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto, un maremoto, un’alluvione e sul rischio vulcanico ai Campi Flegrei.