La precipitazione a Venezia
La precipitazione a Venezia nel periodo 2001-2020
Il Centro Previsione e Segnalazione Maree dispone di una rete telemareografica, in funzione dal 1982, per la misura dei parametri meteo-marini. La rete, inizialmente dedicata principalmente alla rilevazione dei valori di livello di marea, di vento e di pressione atmosferica, negli anni 2000/2002 è stata integrata con numerosi sensori meteorologici tra i quali quelli di rilevamento della quantità di precipitazione. La precipitazione viene misurata con continuità a Venezia dal 2001, in mare (Piattaforma ISMAR-CNR) dal 2000 e in Laguna Nord - Saline dal 2004. |
1. I fenomeni intensi
I casi di forti rovesci che si abbattono in tempi molto brevi (nel linguaggio giornalistico chiamate “bombe d’acqua”) sono un fenomeno più frequente negli ultimi anni. Ad oggi non vi sono perciò parametri precisi che definiscono se la quantità di pioggia caduta in un’ora può essere classificata come un fenomeno ordinario o straordinario. Per cercare di identificare i fenomeni di precipitazione più intensi, sono stati isolati i valori di massimo accumulo registrati in un’ora. Sono stati successivamente presi in considerazione anche i valori relativi alla precipitazione cumulata nell'arco di 3 ore intorno al massimo valore registrato. |
La maggior parte risultano essere fenomeni temporaleschi isolati, come ad esempio il fenomeno relativo al 07 settembre 2020 dove per Venezia si è registrato un accumulo di 91,6 mm in 3 ore (dalle ore 6.05 alle ore 9.00) e il fenomeno del 10 settembre 2014 con accumulo in 3 ore di 89,6 mm dalle ore 0.05 alle 3.00. |
2. Le maggiori precipitazioni registrate
Per identificare le maggiori precipitazioni registrate bisogna considerare i valori di accumulo. Con accumulo si intende la quantità di pioggia (o neve) che cade al suolo in una determinata area. Viene espressa in millimetri (mm) e ciò significa che un millimetro di accumulo è paragonabile ad un litro caduto su una superficie di un metro quadro. Dalla misurazione in millimetri si calcolano poi i volumi di precipitazione su aree più vaste. |
L’anno che ha registrato il valore massimo di pioggia risulta essere il 2014 con 1339,8 mm. Seguono il 2013 con 1189,2 mm e il 2010 con 1152,4 mm.
Il mese che ha registrato il valore massimo di pioggia è risultato essere il mese di marzo del 2013, con un totale di 324,4 mm, seguito da settembre 2006 con 287,4 mm e settembre 2007 con 273 mm.
3. I giorni più piovosi
Un giorno viene considerato “piovoso” quando nell’arco delle 24 ore si registra una precipitazione (che sia pioggia o neve) con accumulo ≥ a 1mm. Grazie a questa soglia è possibile distinguere tra eventi di precipitazione (solida o liquida) ed eventi di condensazione di umidità dell’aria. |
L’anno con il maggior numero di giorni piovosi risulta essere il 2014 con 108 giorni che, come visto precedentemente è anche l’anno che ha registrato il valore massimo di precipitazione. Seguono il 2010 con 106 giorni e il 2013 con 102 giorni.
Il mese di marzo del 2013 è risultato essere quello con la maggiore quantità di giorni piovosi, seguito dal mese di novembre 2019 con 18 giorni. In generale il mese di novembre risulta avere mediamente il maggior numero di giorni piovosi come si vede dal grafico sottostante.
Dall'analisi del grafico qui sopra, che riporta la precipitazione media mensile, i mesi mediamente più piovosi risultano essere settembre e novembre. Nel mese di settembre infatti, negli ultimi anni, si sono verificati in maggior numero di fenomeni intensi (vedi capitolo 1).
4. I periodi meno piovosi
La tabella evidenzia, in ordine decrescente, i periodi con la maggiore quantità di giorni consecutivi considerati "secchi" ossia senza alcuna precipitazione. In particolare, l'unico mese intero che non ha presentato rovesci è stato dicembre 2015.
5. La precipitazione nelle stagioni
Quando si parla di stagionalità bisogna distinguere le stagioni meteorologiche da quelle astronomiche in quanto per le analisi meteorologiche le due definizioni non coincidono. Le stagioni meteorologiche non prendono come riferimento i giorni di solstizio ed equinozio ma l’intero mese in questa suddivisione: |
6. Differenza tra mare e laguna
Gli eventi meteorologici in mare e in laguna non si comportano allo stesso modo. |
7. Ringraziamenti
Le elaborazioni statistiche contenute in questa pagina sono state possibili grazie al contributo di: - Kiara Isoldi che, nell’ambito del Servizio Civile Universale svolto presso il nostro Centro, ha portato a compimento il lavoro mediante l’integrazione del data base, l’elaborazione statistica dei dati e la rappresentazione dei risultati con grafici e tabelle; |