Tra la terra e l'acqua
Per apprezzare l'importanza del Parco basti ricordare che quest'area, un punto di accesso strategico alla laguna di Venezia, fino a pochi anni fa era una zona in rovina. Un'isolata discarica di rifiuti tossici con problemi di traffico, di degrado fisico, di inquinamento. L'attuale porzione di 74 ettari, cui si aggiungerà presto il polo nautico, fa parte di un Piano guida approvato dall'Amministrazione comunale nel 1996. Il Piano interessa un'area di 700 ettari di terra e 225 ettari di acqua (canali, barene e laguna), includendo i 27 ettari di terra e acqua del Forte Marghera. I contenuti qualitativi riguardano sia il disegno urbano del Parco, di grande organicità con il paesaggio lagunare e con il profilo di Venezia e delle isole, sia la qualità degli spazi a verde prativo e verde alberato. Il disegno del Parco si articola in un nucleo centrale sinuoso che si conclude con un'area circolare fregiata da uno spazio ove saranno attivi giochi d'acqua in un contesto naturalistico di carattere lagunare che lo classifica tra i parchi "new romantic".