L'Arcivescovo Ugo Camozzo e i preti fiumani
Collegium Tarsicii Martyris - Sala conferenze
San Marco, 1731 - Venezia
Convegno e inaugurazione della mostra L'Arcivescovo Ugo Camozzo e i preti fiumani tra Venezia, Fiume e Pisa.
Il cambio della sovranità nazionale, e soprattutto l’oppressivo e persecutorio regime comunista del maresciallo Tito, hanno provocato l’abbandono delle loro terre di 350.000 italiani delle province di Fiume, Pola e Zara. Fra questi anche i vescovi e quasi tutti i preti di lingua italiana. Il vescovo di Fiume Ugo Camozzo, già segretario del Patriarca di Venezia card. Pietro La Fontaine e con lui fondatore del Collegium Tarsicii Martyris di questa città, nell’estate del ’47 rivolse ai suoi concittadini l’ultima pastorale terminando con queste parole: «Fiumani, siate dignitosi nella vostra sventura. La vostra umiliazione è gloriosa, potete portarla a fronte alta e con nobile fierezza. Per l’ultima volta accettate la paterna raccomandazione del vostro pastore di un tempo, siate buoni, e la Provvidenza non vi abbandonerà. Il Venerato Crocifisso di S. Vito sia per voi il vincolo spirituale che unisce i vostri cuori nella stessa fede e vita cristiana».
Dal '48 al '70 fu arcivescovo di Pisa, nominato da Pio XII, e in quegli anni accolse e incardinò 24 preti fiumani, sparsi in varie città d’Italia, nominandone ben 16 parroci dell'arcidiocesi.
Saluti di Franco Papetti, presidente Associazione Fiumani Italiani nel Mondo
Introduce Daniele Spero, Magister Collegii, Collegium Tarsicii Martyris
Interventi di Don Morris Pasian, Presbyter Collegii, Collegium Tarsicii Martyris
Relatori Mons. Severino Dìanich, Marko Medved, Rosanna Turcinovich Giuricin, Davide Zanmattio
A cura di Collegium Tarsicii Martyris
In collaborazione con: Associazione Fiumani Italiani nel Mondo - Libero Comune di Fiume in esilio
Ingresso libero
Al termine degli interventi sarà inaugurata la mostra composta da 30 pannelli che, attraverso fotografie e testimonianze, racconteranno il percorso umano e spirituale dei sacerdoti fiumani a Pisa, tra i quali un tarsiciano di Venezia.
La mostra sarà aperta sabato 1 e domenica 2 marzo, poi da giovedì 6 a domenica 9 marzo, sempre dalle ore 15 alle 18 o su prenotazione via e-mail.
Mostra altro