L'arte raccontata dalle donne - O'Keefe / Cahun / Claudel / Morisot / Cassatt / Valadon
Oggi il gruppo discuterà di alcune artiste e dei loro lavori attraverso le lettura di:
Georgia O'Keeffe: amazzone dell'arte moderna di Sara Colaone, Luca de Santis.
Il racconto è un percorso a ritroso nella memoria: dalla morte di Alfred Stieglitz, grande fotografo e gallerista americano che l'ha lanciata negli anni Dieci, poi marito e sodale nell'arte, fino agli esordi della carriera, alle prime mostre in cui esponeva con Picasso e Braque. Georgia si è rifugiata nel suo Ghost Ranch nel New Mexico, con le sue amiche Maria Chabot, Anita Pollitzer e la segretaria Doris Bry, per fare il punto sul patrimonio di foto e di disegni di Stieglitz. È l'occasione per riconsiderare il proprio percorso, nella vita e nell'arte: gli studi a Chicago, l'affermazione come donna e artista - espone al Moma appena inaugurato - la fuga nel deserto per emanciparsi da Stieglitz, la consacrazione come pittrice più importante d'America. Un patto faustiano col destino di cui dovrà pagare ben presto il prezzo: quanto è disposta a rinunciare per avverare il suo desiderio?
Scandalose: vite di donne libere di Cristina De Stefano.
Una scultrice che spara alle sue opere, una musicista che insulta il suo pubblico, una fotografa che mescola i generi, una modella che rompe il canone della bellezza occidentale, una poetessa che sostiene di vivere nell'antico Egitto, un'antropologa che si interessa ai misteri africani vietati ai bianchi. Le donne raccontate in questo libro sono tutte cattive ragazze che nessuna famiglia perbene vorrebbe mai in casa. Nel corso del Novecento hanno dato scandalo con la loro vita sentimentale, i loro gusti sessuali, il modo di pensare e creare, di intendere la bellezza, di vestirsi, di parlare chiaro. Il mondo non offriva loro niente e loro si sono prese tutto, pagando spesso prezzi altissimi ma non permettendo a nessuno di fermarle. Hanno usato lo scandalo come un'arma. Davanti a una donna scandalosa la folla si ritrae, imbarazzata, spaventata, aprendo uno spazio che prima era nascosto, lasciandola respirare, avanzare. Ognuna di loro ha trovato il suo personale modo per farsi largo. Con eccesso. Con fantasia. Con allegria. Con disperazione. E il fragore del loro scandalo non si è ancora spento.
Ballata delle donne imperfette di Edgarda Ferri.
Artemisia Gentileschi, già tredicenne ricalcava Dürer, senza vergogna denunciò il pittore Agostino Tassi perché colpevole di averla violentata. Antigone sfidò la legge degli uomini per seppellire il fratello Polinice, accusato di tradimento. Constance Quéniaux, ballerina all'Opéra di Parigi, offrì a Courbet il suo dettaglio più intimo perché dipingesse "L'origine del mondo". La regina Nefertiti, «la Bella che qui viene», incendiò il desiderio del capo scultore di corte, che la consacrò, per quanto imperfetta, nella scultura più seducente che la storia ricordi. E ancora, Dorotea Gonzaga e la sua sventurata gobba, Annie Jones, la donna barbuta che fece la fortuna del circo Barnum, Victor, che ballava col nome di Lara, e Thomas Neuwirth, diventato una celebrità della musica come Conchita Wurst. Un intreccio che attraversa tutte le epoche, dall'antico Egitto al mito di Ovidio, da Parigi a Vienna, dalla provincia italiana ai teatri di tutto il mondo: le donne raccontate da Edgarda Ferri, ostinate e luminose, danzano nell'imprevedibile varietà che abbraccia le vite delle persone.
Inquiete: storie di artiste sublimi e femmine dannate di Antonella Ferrara
Il talento senza la sregolatezza non avrebbe forse prodotto il genio che era in loro. Ma è la tragedia insita nei loro destini che infine le accomuna. Tragedia consumata nell'atto estremo del suicidio o che ha dilaniato soltanto l'anima senza prendersi il corpo. Talento, tragedia, sregolatezza: una miscela esplosiva che ha dato vita e morte ad artiste sublimi e femmine dannate... Questi racconti nascono dal programma di Radio3 Rai "La storia in giallo", che ricostruisce in forma di sceneggiata storie personali e vicende misteriose e tormentate di grandi personaggi. Le dieci storie riproposte in questo libro parlano di donne speciali, che hanno vissuto pienamente e tragicamente il proprio essere fuori dai ranghi.
Vite di artiste eccellenti di Costantino d’Orazio.
Già nell'antica Grecia esistevano artiste donne, che hanno decorato palazzi e lasciato tracce del loro lavoro. Durante il Medioevo, per lo più considerato un periodo nel quale le donne non godevano di alcun rilievo nella società, molte opere sono nate grazie alla manualità femminile, che si poteva esprimere soprattutto nei conventi. L'esplosione dell'arte al femminile risale però al Rinascimento, quando alcune artiste sono arrivate a occupare posti di rilievo nelle corti più prestigiose d'Europa godendo di una fama pari ai propri colleghi uomini. Bisogna attendere la fine dell'Ottocento per vedere alcune artiste esporre nelle mostre accanto a pittori uomini: spesso si tratta di compagne di artisti famosi, altre volte di donne capaci di imporre la propria personalità oltre al proprio talento. Sono le apripista di un fenomeno che nel corso del XX secolo diventerà inarrestabile: le artiste firmeranno i manifesti delle avanguardie storiche e saranno sempre più protagoniste, finché nella seconda parte del secolo supereranno i propri colleghi in quanto a fama e quotazioni sul mercato. "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori" è il titolo della celeberrima opera di Giorgio Vasari che, nel Rinascimento, ha costituito un vero e proprio canone. Oggi Costantino D'Orazio rende onore alle tante 'eccellenti artiste' di cui i canoni si sono troppo spesso dimenticati.
Il museo del mondo di Melania Mazzucco.
Ogni quadro, ogni opera, che sia stata vista in una chiesa, in un museo o esposta in una mostra, lascia qualcosa a chi la guarda. E ogni incontro fortuito può tramutarsi in una vera e propria passione, in un dialogo nel tempo, in una scoperta o riscoperta. In ogni caso è l'inizio di un'avventura. Create per fede o per soldi, per mestiere o per amore, le opere d'arte che Melania Mazzucco non è mai riuscita a dimenticare abbracciano cinque continenti, dall'antichità ai giorni nostri. Concepite come amuleti, preghiere o bestemmie, da uomini e donne, cacciatori e stregoni, assassini e santi, illetterati e intellettuali, nessun museo reale riuscirebbe mai a contenerle. Da Ad Parnassum di Paul Klee a Susanna e i vecchioni di Artemisia Gentileschi, da Lirica di Vasilij Kandinskij al Cane di Francisco Goya, dalla Lattaia di Vermeer alle Cattive madri di Segantini, dalle Aringhe affumicate di Vincent Van Gogh alla Madonna dei Pellegrini di Caravaggio, e via via attraverso Beato Angelico, Burne-Jones, Bacon, Monet, e altri. Fino ad arrivare ai piedi della scala, dai gradini luccicanti d'oro, della Presentazione di Maria al Tempio di Tintoretto. Una selezione «crudele» (senza seguire un ordine cronologico, né geografico, né tantomeno un inutile canone) che offre al lettore la possibilità di incontrare quelle opere che diventano presenza, specchio di un pensiero, indelebile emozione, scintilla di significato del mondo.