Marila Scartozzi

Marila Scartozzi nasce a San Benedetto del Tronto nel 1999. Vive e lavora a Venezia.

Ha conseguito il diploma di secondo livello in Pittura nel 2024 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nell’atelier F. Nel 2022 risulta tra i vincitori del Tirana international contemporary art festival. Nel 2024 è coinvolta nelle iniziative di collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Venezia e il padiglione Albania della Biennale Arte 2024, partecipa al Premio Fabbri (Treviso) e alle mostre collettive Tropes of Vulnerability (Spazio Punch, Venezia) e a Mood (Plain Gallery, Milano). 

Il lavoro di Marila Scartozzi si concentra sull’indagine delle relazioni, della soggettività e della sessualità femminile, utilizzando il corpo come un punto di convergenza tra esperienze personali e influenze sociali. La nudità, ancora oggi percepita come un atto provocatorio, diventa un tema centrale attraverso cui esplorare il significato del contatto fisico nell’era post-capitalista. Nei suoi dipinti, il corpo si trasforma in un luogo di contrasti: una carnalità esasperata si intreccia a una progressiva dissoluzione della figura in un debordamento onirico, ottenuta attraverso colori “bruciati” che richiamano simbolicamente la trascendenza religiosa. L’amore moderno emerge così come un riflesso atemporale dell’amore cristiano, un’esperienza che unisce passione, estasi e perdita. Al tempo stesso, indaga l’ambivalenza del legame tra l’uomo e la natura, che rappresenta la sua dimensione più istintuale e selvaggia. È il desiderio, e soprattutto la libertà di desiderare, a muovere il suo processo creativo, spingendola verso una continua rielaborazione dei temi. Le presenze animali che affiorano nelle sue opere, con il loro carattere archetipico, indefinito e ambiguo, generano nello spettatore un senso di straniamento. Questa ambiguità amplifica la tensione narrativa e invita a riflettere sulla distorsione della realtà che si manifesta quando alcuni dettagli vengono liberamente reinterpretati.