Mostra RE_FLUSSI BARENALI

da Sabato, 11 Novembre, 2023 a Lunedì, 27 Novembre, 2023

Da sabato 11 a lunedì 27 novembre la Scuola Grande di San Teodoro ospita “RE_FLUSSI BARENALI”, mostra che raccoglie una ventina di opere di Gino Baffo, artista veneziano. L’evento rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”. Sempre domenica, alle ore 15, è in programma l’inaugurazione ufficiale.

“RE_FLUSSI BARENALI” racchiude oltre venti tele di generose dimensioni – compresi dittici e trittici – tese a descrivere il vissuto autoctono hic et nunc di fenomeni geologici naturali con i suoi flussi e re_flussi. Dove stavolta l’artista fa la sua parte in modo più incisivo. L’azione è rimasta la stessa dell’idea iniziale, ma l’interazione subisce il germinare di nuance spettacolari, autentiche esplosioni primaverili, da cui è possibile percepirne quasi l’essenza, e la materia giunge all’immateriale fissando financo immaginarie fragranze olfattive. L’intimità del dialogo tra la natura e l’artista si fa meno asciutta, sorge nuova linfa dalle sue stravaganze informali e dalle sue astrazioni pigmentali, humus di tutta l’indagine delle Barene di Gino Baffo.

Dopo aver indagato le ragioni terrestri endogene delle barene, nella prima fase della ricerca, adesso lo sguardo di Gino Baffo coglie nuovi aspetti di quell'ecosistema primordiale che è la laguna di Venezia. E si fa più riflessivo, poetico, conscio. Si sofferma a momenti sull’ampia varietà di flora e di specie vegetali in esse radicate, ne scorge le note olfattive e cromatiche sbocciate con la nuova stagione: la primavera. Coglie la delicatezza estetica, esteriore per arrivare all’essenza, già dai primi caldi, quando la flora ri_veste le terre affioranti, cangiando la nuda laguna in un esteso manto ora d’azzurro, ora di viola, ora d’altri colori. E quei rami secchi, tra i sedimenti limosi e argillosi carpiti durante l’inverno, restano affidati alle prime tele e ai quei primi pigmenti del tutto naturali. Adesso Baffo ci mostra il passaggio dall’elaborazione alla consacrazione, foriera di sintomi e conseguenze, incline alla contemplazione, allo spirituale. Del resto, non basta solo la materia trasfigurata per scivolare nell’indefinito, ora Baffo interviene anche sulle particelle cromatiche affinché divengano campiture generose e fluide lumeggiature, dove lo sguardo s’invaghisce seguendo il corso del colore che cola e deborda oltre la definitezza del quadro per condurre nell’immaginifico.

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Ultimo aggiornamento: 10/11/2023 ore 13:56