Quattordici piccoli indiani
Ingresso libero, fino a esaurimento posti
Sezione Istituti Superiori: LICEO STATALE G. BERTO – MOGLIANO VENETO (TV)
autore: Agatha Christie
adattamento: Elisabetta Milisenna, Milena Giurizzato
regia: Elisabetta Milisenna
musiche: Federico Piovesan
scenografia, audio e luci: Berto’s Lab Academy
responsabile del laboratorio: Elisabetta Milisenna
responsabile tecnico: Elisabetta Milisenna
con: Mirna Giurizzato, Jessica Lanza, Aleksandra Pejcic, Laura Tomasi, Alvise Pregnolato, Andrea Berton, Marta De Tomas, Gabriele Pamio, Martina Mustardino, Elisa Bortoletto, Francesco Boggian, Valentina Lucato, Riccardo Siclari, Giada Zancanato, Giulia Busato, Giacomo Pugliese, Francesca Michielan, Nicolò Michielan, Luca Pavan, Beatrice Polido, Anita Marton
durata: 60 minuti
Un gruppo di persone molto eterogeneo viene invitato a Skull Island, una piccola isola al largo delle coste inglesi, da un certo signor Owen, proprietario dell'unica abitazione sull'isola. Gli invitati non si conoscono tra di loro e una volta arrivati scoprono che il signor Owen e sua moglie non ci sono. Ad aspettarli vi sono solamente i domestici che, come gli ospiti, non hanno ancora conosciuto i gentili proprietari della villa. Nel grande salone è appesa al muro una filastrocca che recita la storia di quattordici piccoli indiani i quali, uno dopo l'altro, muoiono in modi differenti. Inoltre su un tavolino si trovano le statuine corrispondenti ai quattordici indiani della filastrocca. Dopo cena, mentre i presenti discorrono tra di loro, una voce proveniente da un grammofono li incolpa tutti, inclusi i domestici, di aver commesso un omicidio, citando i nomi delle vittime. Tutti, sconvolti dall'inaspettata voce accusatoria, si discolpano raccontando ognuno la propria vicenda personale. Intrappolate sull’isola, le quattordici persone iniziano ad essere uccise una ad una, seguendo le rime della filastrocca…
Un giallo dal ritmo incalzante, dove l’uso della filastrocca infantile, che dà il titolo all’opera, ribadisce il clima angosciante che la pervade e che si manifesta tra i due poli contraddittori della colpa e dell’innocenza. La stessa filastrocca è un’arma a doppio taglio: aiuta a creare quell’atmosfera magica e surreale, quella regressione infantile verso una vacanza nell’irrazionale, e allo stesso tempo scandisce, con il suo ritmo inesorabile, la minaccia di morte che incombe su ciascun personaggio.
Informazioni
Tel. 041 2746157
Fax 041 2746156
teatromomo@comune.venezia.it
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