Raoul Schultz. Opere 1953-1970
Un intervento di valorizzazione e un particolare omaggio a Venezia: quella degli anni Cinquanta e Sessanta, un momento fervido e complesso del panorama culturale, ricco di contraddizioni e suggestioni uniche per i nuovi protagonisti della scena artistica del tempo, in un termine di confronto di grande attualità capace di parlare, ancora oggi, ai giovani autori contemporanei.
La restituzione del lavoro di uno degli artisti più innovativi di questa stagione inaugura il programma espositivo della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro: Raoul Schultz (Lero, Egeo 1931 – Venezia, 1971) è al centro di una significativa e, inevitabilmente, sintetica antologia della sua produzione, dal 1953 al 1970, con oltre cinquanta lavori provenienti sia patrimonio della Galleria veneziana, come Nuove strutture 1665, che da collezioni private.
Un percorso che inizia con le partecipazioni alle Collettive di Fondazione Bevilacqua La Masa con opere figurative dedicate alla rappresentazione delle architetture veneziane, fino alle esperienze più mature delle Prospettive curve e delle Nuove strutture nei primi anni Sessanta. In questo periodo si colloca la profonda amicizia tra Schultz e Tancredi e la loro condivisione dello studio a Palazzo Carminati; momento, per entrambi, di felice scoperta di un proprio segno originale.
La mostra è visitabile dal 22 marzo all'8 giugno 2025 alle Sale Dom Pérignon, II piano di Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna.