Rischio Idraulico
Cosa fa la Protezione Civile
I presupposti di base per l'attivazione del sistema di Protezione Civile in caso di rischio idraulico sono:
- una costante vigilanza meteo assicurata da C.F.D. - Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto;
- un sistema di messaggistica dal CFD a tutti i Comuni per l'invio di allerte meteo, in relazione ad eventi di notevole intensità che possano investire il territorio;
- una stretta collaborazione tra Consorzio di Bonifica e Comune
L'attivazione si suddivide in tre fasi.
Fase di Attenzione
La fase di attenzione si pone l'obbiettivo di consentire agli organi si protezione civile di adottare le necessarie misure a tutela della pubblica incolumità, sfruttando il lasso di tempo intercorrente tra l'arrivo dell'avviso della previsione dell'evento e quello di preallarme o della produzione degli eventuali effetti sul territorio.
Fase di Preallarme
La fase di preallarme può essere avviata anche in assenza di quella di Attenzione, qualora le previsioni indichino un repentino peggioramento delle condizioni meteo o idrauliche non precedentemente rilevate.
La fase di preallarme viene attivata di norma almeno 12-24 ore prima del previsto impatto dell'evento sul territorio comunale, alla conferma dell'aggravarsi delle previsioni meteo particolarmente avverse e in concomitanza di situazioni di sofferenza degli argini o di alto livello dei fiumi o di importanti apporti nel bacino sotteso, ovvero di alte maree eccezionali, che possano impedire il regolare funzionamento delle pompe di sollevamento del canale scolmatore, ovvero di incidente che impedisca il corretto funzionamento del canale scolante con pericolo di fuoriuscita della acque dal canale stesso.
Fase di Allarme
La fase di allarme viene attivata in presenza di allagamenti significativi, che compromettano la percorribilità della rete viaria e/o procurino danni a persone e/o cose.
Punti di raccolta: le aree di raccolta individuate nella parte generale del Piano vanno attivate per l'accoglienza di eventuali sfollati o di quanti siano impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazioni.
Cosa deve fare il cittadino
RICORDARSI che le aree ad alto rischio sono censite e monitorate.
PRIMA
In situazione di preallarme: fare attenzione alle comunicazioni diffuse via sms/e-mail.
In un edificio:
- se l'edificio dove ci si trova non rischia di essere allagato, restare in casa;
- possibilmente salire ai piani superiori;
- porre al sicuro i propri beni solo se non si corre alcun pericolo;
- chiudere le porte di cantine e seminterrati, proteggerli con sacchetti di sabbia, coperte e stracci;
- verificare che i propri animali possano trovare riparo, diversamente liberarli.
DURANTE
In un edificio:
- mantenere la calma;
- chiudere gli interruttori del gas e dell'energia elettrica;
- rinunciare a porre in salvo i propri beni;
- se è possibile, salire ai piani superiori e attendere l'arrivo dei soccorsi.
All'aperto:
- mantenere la calma;
- cercare riparo nello stabile più vicino e sicuro;
- evitare di usare l'auto e non sostare su ponti o passerelle.
DOPO
- prima di utilizzare apparecchi elettrici accertarsi che siano asciutti;
- non bere acqua dal rubinetto;
- usare il telefono solo per chiamate di soccorso;
- ascoltare le comunicazioni diffuse dalle autorità locali con ogni mezzo di informazione;
- collaborare con la Protezione Civile per gli interventi di soccorso;
- consultare il sito internet del comune per avere maggiori informazioni.
Ulteriori dettagli
Cliccare qui per saperne di più sul "Rischio Idraulico".
Per scaricare la cartografia relativa alle aree soggette a rischio idraulico e gli scenari di rischio idraulico relativi alle varie zone del territorio del Comune di Venezia, cliccare qui per accedere alla Cartografia allegata al Piano Comunale di Protezione civile.