Russia è follia. Un viaggio nella letteratura russa ai confini del normale
In questo straordinario viaggio nella letteratura russa tra otto e novecento, Linda Torresin fa emergere le peculiarità e i caratteri distintivi dei protagonisti folli dei maggiori romanzi d’autore della modernità: Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj, Čechov, sono solo alcuni di quelli che, attraverso la raffigurazione di altre personalità, spesso vissute come veri e propri alter ego, propongono una visione della follia che diventa strumento di conoscenza del reale.
Le avventure dei personaggi che la Torresin ricostruisce con gran brillantezza dando origine ad un mosaico accurato e variegatissimo, superano la mancanza, la minoranza, la sofferenza di quelle esistenze disprezzate dai più, e lasciano intravedere possibilità nuove e la potenza del genio, che dal proprio dolore fa scaturire l’opera d’arte.
Con estrema lucidità l’autrice mette in relazione l’analisi dei testi con la biografia degli autori e lo spirito del tempo a cui appartengono; in questo modo riesce a tracciare l’evoluzione del concetto di follia e a mostrare come essa si affranchi lentamente da un carattere di esclusiva negatività, per cominciare a comunicare un senso di purezza nello sguardo e possibilità alternativa nell’approccio con la realtà: il folle non è più un individuo derelitto, messo ai margini della società, ma spesso, dietro la sua condizione di disagio si nasconde l’uomo più lucido, quello che ha incontrato il vero e di questo paga le conseguenze. Un percorso decisamente originale che trascina il lettore dentro le avvincenti storie di personalità fuori dal comune, e lo lascia con la curiosità e la voglia di confrontarsi in maniera diretta con la viva voce degli autori.