costumi Fabio Zambernardi
produzione Teatro Franco Parenti
Una favola amara, un testo spiazzante che mescola rabbia e dolore ad una esilarante ironia-pop. Sul palco un anticonvenzionale, istrionico e intimo Filippo Timi. “Una sarabanda di lampi immaginifici e sferzate emotive invade la scena mescolando nell’impasto dolce di una favola pop l’irrefrenabile ricerca di un’identità fuori dalla “handicappitudine”.
Spiega Filippo Timi: “Skianto è la bocca murata. È il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalanco quella bocca in un urlo di Munch. Gli esseri umani sono disabili alla vita. E siamo tutti un po’ storti se ci confrontiamo alla grandezza della Natura. Esiste una disabilità non conclamata che è l’isolamento, l’incapacità di fare uscire le voci”.