Storia di una gabbianella
Domenica, 23 Maggio, 2021
da Luis Sepùlveda
con Pippo Gentile, Angela Graziani, Alessia Gottardi, Viola Gentile
audio e luci Alberto Gottardi
regia Stefano Questorio
produzione Ullallà Teatro
Spettacolo vincitore del “Premio Otello Sarzi-Nuove Figure del Teatro” a "I TEATRI DEL MONDO" Festival Internazionale del Teatro per Ragazzi Porto Sant’Elpidio Luglio 2007 -18^ EDIZIONE
Domenica 23 maggio, in doppia replica alle 11.00 e alle 15.30, il Teatrino Groggia di Sant’Alvise a Venezia riapre al pubblico con lo spettacolo Storia di una Gabbianella della compagnia teatrale Ullallà Teatro. Lo spettacolo conclude il percorso laboratoriale per bambini e famiglie La Gabbianella e il gatto, tenuto dalla stessa compagnia al Groggia, e inserito all’interno del cartellone Tutti in ruga dell’associazione mpg.cultura in sinergia con il Settore Cultura del Comune di Venezia.
Crescere in un mondo di gatti può essere duro per un piccolo di gabbiano, specialmente se si crede un gatto e fa di tutto per assomigliare a Zorba, che crede essere la sua “Mamma”! Un susseguirsi di imprevisti e ostacoli mettono a dura prova Zorba, che nelle sue peripezie è aiutato dagli amici gatti, abitanti nel mondo variopinto e strambo del Bazar che lo porteranno a mantenere la sua promessa e accompagneranno la piccola gabbiana ad affrontare la verità sulla sua mamma e ad accettare la sua vera identità. L’amore e la forza delle promesse fatte, spingeranno i gatti del porto alla felice riuscita nel loro intento: Fortunata volerà! Ma anche Zorba uscirà trasformato da questa esperienza: “E’ molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”.
Note di regia
Del racconto originale di Sepulveda sono stati sviluppati i nuclei tematici che ci parevano più interessanti e urgenti. Innanzitutto la solidarietà e l’accettazione della diversità, anche se altri temi percorrono lo spettacolo, come l’ecologia, o il tema dell’adozione.
Nella trasposizione scenica si è scelto di utilizzare vari linguaggi che vanno dalla danza contemporanea al teatro d’attore, dal video alla narrazione, e si è scelta una scenografia modulare di sapore vagamente minimalista, che si costruisce e decostruisce di fronte agli spettatori, come nei giochi di costruzioni per bambini quali il Lego o il Tangram.
Particolare attenzione è stata poi data alle scelte musicali, che vanno dal Jazz, a sonorità contemporanee come quelle di Bjork o dei Sigur Ros, alla musica Sacra di Vivaldi, fino alle sonorità del compositore Pascal Comelade. Nella sua commistione di linguaggi, lo spettacolo vorrebbe essere anche una introduzione ai linguaggi del teatro contemporaneo. Il tentativo è quello di rendere accessibile ad un pubblico non adulto la complessità e la ricchezza della scena contemporanea e presentarlo a quelli che un giorno saranno spettatori adulti e, speriamo, appassionati.
Biglietti
Ingresso €7 (più diritti di prevendita)
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