Telmo Pievani - 26 novembre
Nel 1976 una giovane studentessa di ingegneria di Princeton è a Madrid in vacanza. Legge La biblioteca di Babele di Jorge Luis Borges e immagina quegli scaffali sterminati e il bibliotecario che si aggira disperato alla ricerca del libro dei libri, quello che contiene le risposte ai misteri fondamentali della vita.
Di recente, alcuni biologi hanno ricostruito lo spazio combinatorio ideale – il morfospazio – di tutti gli animali e di tutte le piante possibili.
Ma qual è il senso, per la scienza, di immaginare mondi che non esistono per spiegare la realtà? Perché il morfospazio degli animali è pieno di zone vuote?
Dopo oltre 40 anni di tenaci ricerche e di disavventure, quella studentessa, Frances Arnold, Premio Nobel per la Chimica nel 2018, svelerà l’enigma e scoprirà forme e combinazioni che l’evoluzione non aveva ancora esplorato.
Un viaggio appassionante, da Madrid a Stoccolma. Intrecciando scienza, filosofia e letteratura, tra Borges e Italo Calvino, l’evoluzionista Telmo Pievani, visiting scientist presso l’American Museum of Natural History di New York, ci guida attraverso Babele per mostrarci quanto è vasto e sconosciuto il mondo del possibile che non si è ancora realizzato.
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