La locandiera, dall'arte al carattere
Sezione Istituti Superiori: LICEO DELLE SCIENZE UMANE DUCA D’AOSTA-PADOVA
durata: 60 minuti
Il giovane Carlo Goldoni pensa di dedicare la sua opera più importante al senatore Giulio Rucellai ma, proprio mentre cerca di trovare le parole adatte da indirizzargli, incontra i caratteri della Commedia dell’Arte che ha appena riformato e ne nasce uno scontro non solo verbale. Il giovane Carlo riesce a convincerli della necessità della riforma e delle sue ragioni e presenta a tutti “La Locandiera”.
L’intera commedia è centrata sul personaggio di Mirandolina, locandiera appunto, promessa di Fabrizio, suo cameriere e corteggiata da due nobili, il conte d’Albafiorita e il marchese di Forlimpopoli: il primo impegnato a farle costosi regali e il secondo, nobile decaduto e senza mezzi, che ostenta con modi affettati la sua “protezion”. Nella locanda viene ospitato anche il cavaliere di Ripafratta, un convinto misogino che si vanta di essere immune al fascino femminile. Approfittando dell’arrivo di due commedianti, Ortensia e Dejanira, che attraggono gli interessi del conte e del marchese, Mirandolina decide di voler conquistare per ripicca il cuore del cavaliere, per punire la sua superba misoginia. Riuscita nel suo intento, e forse innamorata o impaurita da ciò che sente per il cavaliere, ne rifiuta l’amore e concede la propria mano al cameriere della locanda, Fabrizio.