Un grande progetto
Paolo Navarro Dina incontra Fabio Amadi, autore di Un grande progetto, La Toletta edizioni
Grandi opere. Corruzione. Mazzette. Indagini. Arresti. Ma cosa succede dopo che le manette si sono strette attorno ai polsi di chi ha congegnato questo malaffare e dopo che la pena è stata espiata? Cosa può capitare nella mente di chi era circondato da una corte di lacché, tirapiedi e lecchini, e adesso viene scansato come la peste? Come si trasforma una vita che prima dell’arresto e della pubblica vergogna non si accontentava di disporre di sole 24 ore ed era frenetica, densa di incontri, impegni, onori, autisti, comizi, e adesso si consuma ai margini di tutto? Può, chi aveva ed esercitava il potere, accettare di essere diventato uno di quei mediocri che detestava? C’è chi si rifà una vita e resiste. C’è chi se ne inventa una nuova e magari ricade negli errori del passato. Ma c’è anche chi non ce la fa. In questa terra di strade e di capannoni, di bretelle e di campanili del ricco e produttivo Nordest teatro di troppe storie di corruzione e malaffare, Fabio Amadi va oltre le retate, i processi e le detenzioni, per raccontare l’anima di chi non accetta di non essere più potente.
Casa, capannone, asfalto, rotonde. Casa, capannone, asfalto, rotonde. Casa, capannone, asfalto, rotonde, per chilometri e chilometri, in lungo e in largo, da una parte all’altra della pianura… La prima volta fu Tangentopoli. Cinque lustri dopo a Venezia andò in scena lo scandalo del Mose e tra politici e imprenditori fu una Retata Storica. Domani magari sarà…
Fabio Amadi è nato a Marghera il 22 luglio 1960. Ha pubblicato L’uomo dei Balcani (Polistampa, Firenze 2005), La parte migliore di me (Pagliai, Firenze 2011), Gli dei se ne vanno (Pagliai, Firenze 2013).