Fastose liturgie di Natale alla fine del Cinquecento
Il tradizionale Concerto di Natale presso il Duomo di San Lorenzo si terrà il 19 dicembre alle ore 21.00. Il concerto, inserito nel calendario delle “Città in Festa” del Comune di Venezia, è organizzato dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Mestre e la Parrocchia di San Lorenzo Martire del Duomo di Mestre.
Si tratta di una replica del concerto dal titolo “Fastose liturgie di Natale alla fine del Cinquecento”, con musiche di Andrea Gabrieli, Giovanni Gabrieli, Claudio Merulo, che la Cappella Marciana, diretta da Marco Gemmani, realizzerà presso la Basilica di San Marco a Venezia nei giorni 17 e 18 dicembre.
Ingresso per invito ritirabile a partire da martedì 11 dicembre presso la Libreria San Michele in via Poerio 32 a Mestre.
MARCO GEMMANI. Manifesta spiccate doti musicali fin dall’età di quattro anni e conclude precocemente gli studi accademici in conservatorio. È tra i fondatori dell’Accademia Bizantina con cui incide dischi per diverse case discografiche, collaborando dapprima con Carlo Chiarappa e in seguito con Ottavio Dantone. È stato direttore dei cori di Accademia Bizantina e Creator Ensemble, con i quali ha svolto un’intensa attività concertistica in tutta Europa. Nel 1991 viene nominato maestro di Cappella della Cattedrale di Rimini. Nel 2000 viene chiamato a dirigere la Cappella della Basilica di San Marco a Venezia, carica che detiene tuttora. Tale incarico, alla guida di una delle più importanti istituzioni musicali del mondo, che ebbe maestri illustri come Willaert, Gabrieli, Monteverdi, Cavalli, Lotti, Galuppi e Perosi, lo ha portato ad approfondire il repertorio vocale veneziano, divenendone uno dei massimi esperti. Le continue esecuzioni della Cappella Marciana, durante le funzioni di tutto l’anno, sono divenute ormai un punto fermo per chi vuole ascoltare musica di rara bellezza nella splendida cornice dorata della Basilica di San Marco a Venezia. Dopo aver insegnato in diverse istituzioni musicali, è attualmente docente di Direzione di coro e Composizione corale al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Compositore, direttore, musicologo, ricercatore, editore musicale, revisore e autore di numerose trascrizioni di musiche inedite, svolge da tempo approfonditi studi nel campo della polifonia vocale antica. Il suo ultimo libro si intitola Il canone a due voci, alla ricerca del segreto dei fiamminghi. Come direttore, incide cd e porta la Cappella Marciana a esibirsi in prestigiose sedi europee.
CAPPELLA MUSICALE DELLA BASILICA DI SAN MARCO DI VENEZIA. I primi documenti che attestano la presenza di una formazione vocale laica, attiva da tempo presso la Cappella Ducale di Venezia, risalgono al 1316, per cui si può affermare, senza ombra di dubbio, che la Cappella Marciana è una delle più antiche istituzioni di musica, tuttora operanti, che vi siano al mondo. Un altro primato di questa Cappella riguarda la nascita di opere musicali al suo interno. La produzione dei maestri operanti nella Basilica di San Marco supera, di gran lunga, perlomeno in quantità, quella di altre cappelle musicali del mondo. L’elenco dei compositori, spesso di chiara fama, che vi operarono attivamente è composto di circa duecento nomi e il loro numero è destinato ad aumentare. Vi sono state intuizioni e soluzioni sonoro-musicali sperimentate a San Marco (la più celebre è quella dei cori spezzati, poi divenuti battenti, che sta alla base dell’idea moderna di concerto, ma se ne potrebbero citare molte altre) che costituiscono il patrimonio genetico di tutta la cultura musicale occidentale. La particolare posizione geopolitica di Venezia, la continua serie di scambi con le varie culture europee e mediterranee, rese la Cappella di San Marco un punto di riferimento universalmente riconosciuto per un lungo lasso di tempo, il che contribuì indiscutibilmente a rendere la Serenissima una delle capitali mondiali della musica. Ma la funzione propositrice di idee sempre nuove rimarrà anche in seguito una costante della Cappella Marciana. Questa singolare formazione è una delle poche rimaste in Italia ad eseguire regolarmente polifonia di pregio durante l’ufficio liturgico, in continuità con la propria tradizione. Da secoli essa presenzia regolarmente alle più importanti funzioni della Basilica senza soluzione di continuità e questo patrimonio culturale, questo modus cantandi si perpetua in uno ‘stile’ inconfondibile che si alimenta continuamente sotto le volte di San Marco alla fonte del carisma dell’evangelista artista. La Cappella Marciana è uno dei simboli viventi della tradizione musicale occidentale. Consci di questo, i suoi maestri, a partire dalla fine del diciannovesimo secolo, hanno iniziato un’opera di recupero del patrimonio più antico, nato all’interno di essa, con l’intento di restituire e mantenere vivo l’enorme bagaglio che ci consegna il passato. Chi frequenta la Basilica oggi può ascoltare opere a partire dagli inizi del quattordicesimo secolo fino a quella che ha poche settimane di vita.
Musicisti:
Maria Chiara Ardolino, Caterina Chiarcos, Elena Modena, Susan Proctor soprani
Julio Fioravante, Andrea Gavagnin Silvia Alice Gianolla, Monica Serretti alti
Marco Cisco, Enrico Imbalzano, Riccardo Martin, Alvise Mason tenori
Giovanni Bertoldi, Francisco Bois, Thomas Mazzucchi, Marcin Wyszkowski bassi
Andrea Inghisciano, Nuria Sanromà Gabàs, David Brutti cornetti
Sergio Bernetti, Susanna Defendi, Valerio Mazzucconi, Francesco Nigris, Mauro Morini, David Yacus tromboni rinascimentali
Nicola Lamon organo