Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso - EVENTO SOSPESO
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In occasione del 400° anniversario della nascita di Francesco Morosini, la Torre Civica di Mestre ospita la mostra Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso, dedicata al doge e condottiero veneziano. La mostra raccoglie materiale iconografico e reperti secenteschi di grande valore storico.
L’evento è promosso dal Comando regionale della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Comune di Venezia, l'Archivio di Stato di Venezia, il Museo storico della Guardia di Finanza e la Pro Loco di Mestre, ed il sostegno della Fondazione Musei civici, di Vela e della Confcommercio di Mestre.
L'esposizione sarà visitabile dal 8 settembre 2020 al 6 gennaio 2021, con orario di apertura dal mercoledì alla domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.
Fortezze e città a Creta e nel Peloponneso al tempo di al tempo di Francesco Morosini
Lo Stato da mar, i territori veneziani del Levante, situati lungo le coste dell’Adriatico e nel Mediterraneo, sono luoghi in cui la presenza di Venezia risale al Medioevo. È uno Stato dalle caratteristiche particolari poiché non possiede una coesione territoriale ma è composto da città, porti e fortezze fra loro isolati e collegati principalmente dalle rotte marittime che passano lungo la sponda orientale dell’Adriatico e raggiungono l’Egeo e il Mediterraneo orientale attraversando le isole Ionie, la Grecia continentale, la Morea (il Peloponneso) e l’isola di Candia (Creta). Nel corso dei secoli, la geografia dello Stato da Mar cambia continuamente e in particolare tra Quattrocento e Cinquecento, in seguito alle guerre con gli Ottomani, nuovi territori passano sotto il governo di Venezia e altri sono invece definitivamente perduti. Le città costiere della Morea cadono quasi tutte entro lo scoccare del 1500 mentre l’isola di Candia rimane veneziana con continuità per più di quattrocento anni, fino al 1669. I cambiamenti di governo in questi territori lasciano tracce evidenti anche nella storia delle città: nel loro aspetto, nel loro impianto urbano e nelle loro opere di difesa.
Francesco Morosini (1619-1694), per quattro volte capitano della flotta e dell’esercito veneziano, oltre che doge (dal 1688), ebbe un ruolo particolare e importante nella storia di Candia e in quella della Morea, nonostante le loro diversità. Morosini combatté nella guerra per la difesa del Regno di Candia (16451669) e ne segnò anche l’atto finale consegnando all’Impero ottomano la capitale (Candia, Chandaka, Iraklion) e l’intera isola, salvo alcuni avamposti che rimasero veneziani fino alla caduta della Repubblica. Qualche anno dopo, nel corso della guerra della Sacra Lega contro l’Impero Ottomano (1684-1699) - l’unica guerra di attacco combattuta da Venezia contro i turchi - Morosini invece non solo riconquistò molte delle antiche città e fortezze della Morea, ma estese i possedimenti della Repubblica a quasi tutto il Peloponneso: un successo però di breve durata poiché la Morea fu definitivamente persa solo pochi anni dopo, tra il 1714 e il 1718.
L’età di Morosini è quindi un momento che ben rappresenta le differenti vicende delle città e delle fortezze che si trovano in questi due territori: il continuo dominio veneziano su Candia, e la sua importanza politica ed economica per la Repubblica, fecero sì che i sistemi di difesa dell’isola fossero continuamente aggiornati, seguendo le nuove concezioni impostate e diffuse nel XVI secolo così come i successivi aggiornamenti; in Morea, invece, la maggior parte delle città e delle fortezze nel XVII secolo conservano difese più antiche, in parte realizzate dagli stessi veneziani e solo in parte modificate e aggiornate durante il periodo del dominio ottomano.
La mostra intende restituire l’aspetto di alcune città e fortezze di Creta e del Peloponneso nell’età di Morosini attraverso immagini e documenti del suo tempo (anche se solo in riproduzione, per motivi di ordine conservativo). Tra i principali testimoni vi sono le 48 grandi tele realizzate tra la fine del Seicento e i primi anni del secolo seguente per celebrare le imprese militari di Morosini in Levante, dipinti in gran parte finora poco noti e poco studiati. Ai dipinti si affiancano varie altre immagini che appartengono ad altri contesti e che hanno origini e finalità diverse: i documenti ufficiali, redatti dall’apparato amministrativo e militare, e le opere a stampa che furono diffuse in tutta Europa anche per soddisfare la curiosità del pubblico rispetto alla storia e all’aspetto dei luoghi in cui si stavano svolgendo le campagne militari veneziane e della Sacra Lega. Dopo una sintetica introduzione ai luoghi, alla figura di Francesco Morosini e alla storia delle tele Morosini, la mostra è articolata in tre principali sezioni, una dedicata a Creta e due al Peloponneso. Nella prima sezione si esibiscono la potenza delle difese di Candia - città che resistette a un assedio lungo più di vent’anni - e le fortezze del Golfo della Suda, territorio di notevole rilevanza strategica situato nei pressi dell’altra principale città del Regno, Canea (Chanià). Le due sezioni dedicate alla Morea guardano invece separatamente alle fortezze del territorio, avamposti più specializzati in senso militare, e alle più importanti città portuali delle coste del Peloponneso tra cui, nell’età di Morosini, un posto rilevante ebbero Modone, Corone e Navarino Vecchio e Nuovo.
Oltre al normale orario di apertura, sarà possibile richiedere apposite visite guidate della mostra contattando il Comando Regionale veneto della Guardia di Finanza ai seguenti recapiti: telefono: 041 7712289 - mail: 0220013@gdf.it