Collage per Wislawa. La prima frase è sempre la più difficile
La prima frase è sempre la più difficile
un collage per Wisława
in collaborazione con Ex Novo Musica 2023
ideazione e interpretazione di Margherita Stevanato
flauto Daniele Ruggieri
Quando nel 1996 Wisława Szymborska vince il premio Nobel è quasi una sorpresa. Poco si sapeva di questa poetessa polacca, poche le traduzioni e le notizie. Da allora le cose sono cambiate.
Wisława Szymborska è diventata una delle voci poetiche più conosciute e amate del ‘900.
La sua poesia è così semplice, eppure è capace di trafiggerci come punta di spillo, con un’ironia sottile e leggiadra. Si adagia lievemente sulla vita, sfiora il quotidiano, anche quando il quotidiano è dramma, o passione cocente, o semplicemente amore. Nelle sue parole rivive la storia di tutti e di ognuno, e tutto acquista un significato che va oltre, oltre le parole e oltre i silenzi.
Lo spettacolo abbozza un breve ritratto: piccole notizie, stralci di discorsi (“La prima frase è sempre la più difficile “ è l’incipit del discorso per l’assegnazione del premio Nobel a Stoccolma), affermazioni rilasciate in qualche intervista e alcuni brani tratti dalle lettere, ma soprattutto i suoi versi, gli unici in cui veramente si riconosceva, convinta che tutto quello che aveva da dire sul proprio conto fosse contenuto nelle sue poesie.
Quindi si ripercorre il cammino poetico di Szymborska: il costante dialogo con se stessa e con le cose che la circondano, le piccole grandi cose che contraddistinguono l’esistenza umana. In un continuum tra prosa e poesia, dove i versi sono il frutto di un pensiero o la loro conclusione, e insieme costituiscono una trama e ordito in cui si intreccia il suono di un flauto a sottolineare, a volte solo ad evocare, il potere della parola, che diventa a sua volta suono.
Così il percorso sonoro delineato da Daniele Ruggieri mira a condurre lo spettatore ad “immergersi” completamente nel mondo di Wisława Szymborska, ora affiancando, ora interrompendo la parola, ora lasciando spazio solo alla musica.
E per ritrovare, l’ineguagliabile leggerezza della poetessa, alla fine dell’incontro verrà proposta una LOTTERIA in cui i premi saranno costituiti dagli oggetti più strani che i partecipanti sono invitati a portare.
Questo era un gioco che Wisława, grande collezionista di oggetti kitsch, aveva l’abitudine di fare e che, anche ora, i suoi amici continuano a riproporre in suo ricordo.
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