Cinema svizzero a Venezia
Dal 19 al 22 marzo torna il festival “Cinema svizzero a Venezia”, giunto alla sua 13^ edizione. L’evento, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, si terrà nella consueta cornice di Palazzo Trevisan degli Ulivi. La manifestazione metterà in cartellone 7 film, con tanti ospiti, per accompagnare il pubblico alla scoperta del cinema svizzero contemporaneo.
Il Festival si aprirà martedì 19 marzo alle 18 con l’anteprima di “Avant il n’y avait rien”, firmato dal regista di origini palestinesi Yvann Yagchi, e reduce dal grande successo di pubblico al Festival Internazionale di Rotterdam. Realizzato prima dell'esplosione della guerra tra Hamas e Israele lo scorso ottobre, il film è un’intima riflessione sul conflitto che da decenni confronta Israele e Palestina, partendo dall’amicizia fraterna tra il regista e un suo coetaneo svizzero di origini israeliane che si interrompe bruscamente quando quest’ultimo imbraccia il sionismo e torna nei territori occupati.
Mercoledì 20 marzo, doppio appuntamento: si comincia alle ore 18 con il film “Die Anhörung” di Lisa Gerig, che fa rivivere a un gruppo di veri richiedenti asilo le loro esperienze, per mettere a nudo l’intricato sistema di accoglienza europeo e svelare ciò che avviene nelle segrete stanze delle audizioni. Il film, trionfatore alle Giornate di Soletta lo scorso gennaio, sarà presentato da David Wegmüller, del team artistico delle Giornate; alle ore 21, il regista Hugues Hariche presenterà “Rivière”, potentissimo romanzo di formazione che ha come protagonista una diciassettenne scappata di casa alla ricerca del padre che sogna di diventare una giocatrice professionista di hockey su ghiaccio.
Un’altra anteprima aprirà alle 18 la giornata di giovedì 21 marzo: “Omegäng”, firmato dal regista Aldo Gugolz, presente a Venezia con la produttrice del film Christina Caruso. Gugolz firma un divertentissimo documentario alla ricerca di parole perdute (e imprecazioni!) nel dialetto bernese. Autentica rivelazione alle ultime Giornate di Soletta, è un prezioso manifesto di contemporaneità ed identità in un mondo sempre più globalizzato e spersonalizzante. Alle 21, in collaborazione con Cinémathèque Suisse, arriva a Venezia quello che lo storico del cinema Freddy Buache definisce “il più bello, e il più autentico di tutti i film svizzeri”, “Romeo und Julia auf dem dorfe”, pellicola del 1941, tratta da un racconto di Gottfried Keller pubblicato nel 1856, che inserisce il leggendario dramma shakespeariano in una vicenda di cronaca nella Svizzera rurale. Un capolavoro assoluto, pressoché invisibile nella sua versione integrale, e per questo imperdibile.
La giornata di chiusura, venerdì 22 marzo, vedrà un’altra grande anteprima, anch’essa proveniente dalle ultime Giornate di Soletta: “Bergfahrt”, di Dominque Margot, film “corale” che racconta in maniera brillante e originalissima dell’eterno rapporto tra l’uomo e la montagna, tra fascinazione e bieco sfruttamento turistico. Un film magico e spettacolare insieme, su un mondo destinato a cambiare, che ci accompagna idealmente all’ultimo film in programma, “Manga d’terra”, grandissimo successo all’ultimo Festival di Locarno, del regista svizzero-portoghese Basil Da Cunha, che sarà accompagnato a Venezia dall’attrice protagonista e cantante Eliana Rosa. Ambientato nel quartiere Reboleira di Lisbona, destinato a scomparire a causa della gentrificazione, “Manga d’terra” è un coinvolgente musical con le sonorità cosmiche di Capo Verde che racconta la storia di Rosa e del suo sogno di evasione attraverso la musica.
“Cinema Svizzero a Venezia” è realizzato dal Consolato generale di Svizzera a Milano, Consolato di Svizzera a Venezia, in collaborazione con Giornate di Soletta, Cinémathèque Suisse e il patrocinio del Comune di Venezia. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Tutti i film sono presentati in versione originale con sottotitoli in italiano.
INFO:
http://www.eda.admin.ch/palazzotrevisandegliulivi