Greta Maria Gerosa
La mia pratica coinvolge video, audio, installazioni e azioni. Analizzo le implicazioni estetiche e socio-politiche delle immagini generate attraverso dispositivi di sorveglianza, indagando concetti come l’opacità e la bassa definizione. Cerco l’inaspettata poesia dei dispositivi tecnologici e dei temi della vulnerabilità, della permeabilità corporea e delle dinamiche relazionali in un mondo dominato dalla tecnologia. Il mio lavoro riflette un profondo impegno con le tecnologie interspecifiche, le perturbazioni ecologiche e le narrazioni che intrecciano entità umane e non umane.