Enzo Fiore. Nella fine il principio: il tempo della natura
Dal 30 aprile al 23 luglio 2017 l'Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa in collaborazione con la Galleria d'Arte Contini ospita la mostra personale di Enzo Fiore dal titolo Nella fine il principio: il tempo della natura. L'esposizione – curata da Alberto Mattia Martini – presenta un importante ed esaustivo compendio della ricerca artistica che Enzo Fiore persegue ormai dal 1997.
Nella fine il principio: il tempo della natura è la prima mostra organizzata dall’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, nata con l’obiettivo di collaborare con prestigiose gallerie d’arte contemporanea del territorio nel lavoro di promozione di giovani artisti emergenti, continuando così nell’intento originario di Felicita Bevilacqua La Masa. Questa collaborazione intende anche offrire ai giovani talenti la possibilità di un confronto diretto con artisti affermati e galleristi che da tempo operano nel settore. In questa personale la natura diviene protagonista, instaurando con l'artista stesso un dialogo costante ed intenso, che nel tempo è divenuto un binomio imprescindibile. Gli elementi naturali quali i rami, radici, foglie, terra, muschio e insetti sono infatti da sempre gli "strumenti del comunicare" di Fiore: un mondo organico, biologico, dove il volto o il corpo ritratto paiono confondersi e fondersi in un tutt’uno con mater natura. Il ciclo vitale nelle opere di Enzo Fiore è in continuo e perenne divenire, riuscendo a trovare nella fine il principio di un nuovo inizio, di una rinascita persistente. La rassegna si esplica attraverso le varie tematiche che l'artista ha affrontato e che attualmente continua a perseguire, tra le quali la riproposizione di paesaggi e vedute di luoghi importanti, le sculture antropomorfiche e quelle che rappresentano animali in eterna evoluzione, ritratti di personaggi celebri appartenenti al mondo dell’arte, della storia, della musica e del cinema. Una sorta di archivio dell'umanità, riferito e narrato attraverso le personalità che maggiormente hanno rappresentato o saputo interpretare la loro epoca. Il mondo vegetale organico che vive all'interno delle opere di Enzo Fiore porta con sé il mistero come enigma e senso dell’ignoto, un meraviglioso universo naturale che egemonizza il reale per poi compiere la fuga nel fantastico.
Il rapporto tra Eros e Thanatos, trova nella ricerca messa in atto da Fiore un dialogo costante, nel quale inizio e fine, genesi e apocalisse, creazione e annichilimento, interagiscono in un continuo ed intenso scambio. La materia inanimata prende nuova forma e diventa espressione di carne, corpo e vita.
Fiore dimostra uno straordinario potere di suggestione ed attraverso l’utilizzo impercettibilmente strutturato di materiali organici, peculiarità della sua ricerca artistica, sembra volerci condurre con mano ferma e delicata nella leggenda di una dimensione mitica della figura, del ritratto e del corpo, alla quale lo spettatore è invitato a partecipare e riflettere, in un coinvolgimento diretto con la materia.
L'intento di Fiore è anche quello di inoltrarsi in una dettagliata analisi delle fattezze del corpo, della struttura anatomica e dei tratti somatici dei soggetti ritratti, in modo che al fruitore venga restituita la sensazione di trovarsi innanzi ad un mondo brulicante, in continuo movimento, come immersi tra le trame vibranti dell'esistenza. Se ad un primo sguardo l'immagine appare come un ritratto pittorico, quasi grafico, avvicinandosi ad essa si viene avvolti e coinvolti all'interno di una molteplicità di forme, di entità animali e vegetali che ci riconducono inevitabilmente alla natura come macro, vista nelle sue imponenti forme d'insieme o come micro, intesa come manifestazione del particolare, dell'unicità e dell'inconsueto.
Enzo Fiore nasce a Milano il 13 luglio 1968. Dopo aver frequentato il liceo artistico di Milano, nel 1991 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, sotto la guida del maestro Luciano Fabro. Negli anni successivi si dedica al restauro di dipinti antichi e alla realizzazione di allestimenti scenografici. Nel 2006 conosce il gallerista Stefano Contini e inizia una collaborazione con le gallerie d’arte Contini a Venezia e a Cortina d’Ampezzo. Vive e lavora a Milano.