Figurazione di un luogo. Fotografia industriale dall'archivio Giacomelli
da Venerdì, 1 Settembre, 2017 a Domenica, 1 Ottobre, 2017
Dal 1 settembre al 1 ottobre 2017
Inaugurazione giovedì 31 agosto, ore 18.00
Area espositiva III terzo piano ingresso libero
orario: dal mercoledì alla domenica dalle ore 16.00 alle 20.00
Visite guidate: venerdì 8, 15, 22 e 29 settembre, ore 17.30
Oltre 180.000 tra lastre e negativi datati dall'inizio anni '10 fino all'inzio anni '80 del Novecento, conservati in circa 5.000 scatole; 19 rubriche suddivise in Industriale, Ritratti e Varie; 14.583 i negativi schedati in SICAP, 14.361 quelli pubblicati in Album di Venezia; 165.417 quelli ancora da catalogare. Questa in numeri la Reale Fotografia Giacomelli, l'archivio fotografico acquisito dal Comune di Venezia nel 1995 e attualmente all'Archivio Storico della Celestia.
Tra i vari soggetti schedati l'Alluvione del 1966 è documentata con 125 immagini; Artisti e Gallerie, con 1403; C.I.G.A. con 272; il Porto con 859; La nuova Città di Terraferma, con 386, La porta d'accesso a Venezia con 1029; Arcipelago sanitario lagunare con 1092 tra le quali di grande impatto anche le bellissime immagini che documentano lo sviluppo del Lido a partire dagli anni 30 in termini di cultura e svago (Mostra del Cinema, Casinò etc.); Industrie con 1803 immagini.
In occasione del centenario di Porto Marghera, si è deciso di avviare una nuova campagna di digitalizzazione concentrata proprio sulla sezione dedicata all'impresa e all'industria. A partire dalla firma della convenzione per la realizzazione del progetto del Conte Volpi nel luglio 1017, a Venezia si creano i presupposti per lo sviluppo di una “grande committenza” sia pubblica che privata. Lo sviluppo di Porto Marghera, l'avvio di nuovi collegamenti e infrastrutture e il conseguente sviluppo economico costituiranno per lo studio Giacomelli un momento di grande successo proprio nel campo della fotografia industriale, un genere che vede la nascita negli anni '30 del Novecento-con nuovi codici e nuovi modi di raccontare il lavoro attraverso gli edifici, gli spazi, le macchine, i lavoratori- e che sia pur inizialmente snobbato, vanta anche i blasonati interventi di Cartier-Bresson, Mulas, Berengo Gardin, Basilico e molti altri.
Nell' ottica di un approfondimento per immagini del passato di Porto Marghera che potesse contribuire alla fiducia nella possibilità di riuso e riconversione dei luoghi, la scelta è caduta sulla I.R.O.M, Industria Raffinazione Olii Minerali che fondata nel 1926 e acquisita da ENI nel 1978, ha subito una riconfigurazione completa degli impianti per produrre biocarburante.
Per la mostra sono state selezionate in tutto 42 immagini degli anni '50 che documentano il completamento dello stabilimento, alcuni interni e dettagli degli impianti.
Una ventina di fotografie di grande suggestione saranno esposte a grandi dimensioni, mentre una ventina, a dimensione più ridotta, saranno messe in dialogo con altrettante foto, firmate da Giorgio Bombieri, dell'attuale stabilimento ENI a formare una sorta di pattern nella parete iniziale del percorso espositivo. Saranno inoltre esposte per la prima volta alcune delle lastre originali.
Elisabetta Da Lio
Rossella Bonavita
Centro Culturale Candiani e Archivi Fotografici e Digitali
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