Coronavirus ed animali da compagnia
Ultimo aggiornamento 12/11/2020
Ad oggi non vi sono evidenze scientifiche convincenti che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione del SARS-CoV2 come già specificato nel sito dell'Istituto Superiore di Sanità.
I dati attualmente a disposizione suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili ad avere un ruolo di trasporto passivo delle particelle virali (come avviene anche per oggetti ed altri elementi contaminati).
L'elevata circolazione del virus tra gli esseri umani sembra però non risparmiare, in alcune occasioni, gli animali domestici, con infezioni asintomatiche o paucisintomatiche, ovvero manifestarsi con malattia vera e propria.
Gli animali da compagnia e non solo (ad es. i gatti randagi) risultano pertanto delle “vittime” del contagio da parte di esseri umani infetti, pertanto è necessario proteggerli (non abbandonarli!), incoraggiando semplicemente dei comportamenti di normale prassi igienica, proprio per evitare che gli animali da compagnia fungano da veicolo passivo di trasporto delle particelle virali o peggio si infettino.
Scarica il poster ISS "Animali da compagnia, consigli per un accudimento sicuro (PDF)_apr 2020
Si rimanda, quindi, ai siti online ufficiali, quali:
- il Ministero della Salute
- l'Istituto Superiore di Sanità
- l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie
- la FNOVI
- Epicentro ISS
altra documentazione interessante in allegato a fondo pagina.
Le Linee guida intendono fornire chiare indicazioni ai cittadini sulla corretta gestione degli animali da compagnia venuti a contatto con persone infette da Covid-19 all’interno del gruppo famigliare, allo scopo di evitare allarmismi ingiustificati e di prevenire spiacevoli fenomeni di abbandono;