29.06-01.07.2023 - "La risorsa acqua: dalle Dolomiti al Mare"

Da giovedì 29 giugno a sabato 1 luglio 2023 si è tenuto il convegno/laboratorio "La risorsa acqua: dalle Dolomiti al Mare - Strategie per l'adattamento" presso il Rifugio Pietro Galassi - Città di Mestre alla Forcella Piccola dell'Antelao, Calalzo di Cadore (BL). La cittadinanza tutta ha potuto a seguire la diretta streaming dei lavori: www.rifugiogalassi.it/eventoacqua 
 
GUARDA IL VIDEO DELL'INIZIATIVA 2023 sul canale YouTube di Europe Direct del Comune di Venezia
GUARDA LA REGISTRAZIONE DELLE VARIE SESSIONI DEL CONVEGNO 2023 sul canale YouTube di Europe Direct del Comune di Venezia
 
 
L'iniziativa vuole porre l’attenzione sul tema acqua e sull’importanza di questa risorsa finita, proponendo un convegno congiunto con protagonisti di caratura nazionale. L'evento di tre giorni mira a confrontarsi dunque sulla risorsa acqua con contributi volti a metterne in luce caratteristiche e vulnerabilità lungo tutto il suo percorso: dalle sorgenti alle foci. Il Veneto è un territorio ancora ricco di questa risorsa primaria, anche se sta vedendo drasticamente diminuire le proprie riserve rappresentate dai ghiacciai: esserne consapevoli e intervenire è un dovere verso l’intera umanità.

Nata nel 2022, l'iniziativa è frutto della collaborazione tra Comune di Venezia, CAI Club Alpinismo Italiano, Ufficio Regionale UNESCO per la scienza e la cultura in Europa, CNR Consiglio Nazionale di RicercaFondazione Dolomiti UNESCO e Europe Direct Venezia Veneto del Comune di Venezia, a cui si aggiungono il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, il Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Fiume Piave per la Provincia di Venezia e il Teatro La Fenice. 

Anche il Rifugio Pietro Galassi - Città di Mestre fa parte del progetto “Rifugi montani sentinelle del clima e dell’ambiente” frutto dell’accordo quadro siglato tra il Consiglio Nazionale delle ricerche (CNR) e il CAI Club Alpino Italiano con l’obiettivo di migliorare la conoscenza degli ambienti ed ecosistemi di alta quota, oltre che la comprensione dei fenomeni climatici in atto.

“La Città di Venezia è molto legata all’acqua, e per questo non potevamo che sostenere nuovamente questa iniziativa ben riuscita lo scorso anno - ha sottolineato l’Assessore all’Ambiente, Massimiliano De Martin -  La migliore politica ambientale è quella che si fa quando si prendono in considerazione i dati scientifici forniti dai ricercatori e dagli esperti, creando una forte sinergia. Il programma delle tre giornate è molto ricco, e verrà data in primis la parola alla scienza, ricercatori e all’arte. Eventi come questi sono necessari per sensibilizzare su un tema complesso che ci riguarda tutti, la politica in primis”. 

La conferenza stampa di mercoledì 21 giugno 2023 è stata ospitata dal Teatro La Fenice, nuovo partner dell’iniziativa, che porterà ai 2.018 metri di quota del rifugio Galassi musicisti e coristi per un’inedita esibizione in quota. “Tra i diversi brani che verranno proposti, ci sarà anche “Va pensiero” di Verdi - ha annunciato il Sovrintendente del Teatro La Fenice Fortunato Ortombina - Un’opera che suscita dal tema dell’acqua, e che inviteremo tutti in presenti a cantare insieme. La musica è scritta non solo per essere ascoltata, ma anche per essere condivisa e cantata insieme. In questo modo vogliamo celebrare la musica e il suo legame con la natura, in particolare l’acqua e le nostre montagne”. 

Presenti alla conferenza stampa anche il presidente del Cai di Mestre, Alessandro Bonaldo, e il presidente del Cai Veneto, Renato Frigo che ha spiegato “Solo l’1% dell’acqua presente sul pianeta è potabile, e di questa il 68% è fornita dai ghiacciai. Dei 36 rifugi presenti nel Veneto, 17 hanno forti problemi idrici. E’ importante che si parli di questo tema delicato anche ai cittadini, in modo che si sviluppi una cultura dell’acqua che permetta alle realtà di montagna di risparmiare, recuperare e rispettare questa preziosa risorsa. Deve passare il messaggio che non sempre è possibile farsi la doccia in rifugio, perché spesso questo può significare non avere la possibilità di lavare le stoviglie. Grazie al Comune di Venezia per aver fatto questo connubio. Venezia e le Dolomiti sono sempre state unite, e questa è un’occasione in più per dimostrarlo”. 

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PROGRAMMA: 
=> Giovedì 29 giugno
  • 15.00 Saluti delle autorità
  • Luigi Brugnaro - Sindaco della Città di Venezia
  • Renato Frigo - Presidente del CAI Veneto
  • Silvio Zanatta - Presidente Commissione Rifugio Cai Mestre
  • video Ana Luiza Thompson-Flores - Direttore Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa -
  • Antonio Parenti - Capo Rappresentanza in Italia della Commissione Europea - collegamento in remoto
  • Mario Sprovieri - Direttore CNR-ISMAR
  • Alessandro Bonaldo - Presidente della Seziona CAI di Mestre
  • 15.40  L’importanza del coordinamento a diversi livelli nelle politiche ambientali (Massimiliano De Martin - Assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata e Ambiente del Comune di Venezia)
  • 15.50 Concerto all’aperto dei maestri del Teatro la Fenice di Venezia (Fortunato Ortombina - Sovrintendente Teatro La Fenice, La Musica dell’/dall’acqua)
  • 16.50 Venezia, una sentinella sensibile ai cambiamenti climatici: dai dati alla comunicazione (Alvise Papa - Resp. Serv. Centro Previsione e segnalazione maree del Comune di Venezia)
  • 17.05 Perché l’UNESCO e il suo Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa? (Wally Merotto - Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa)
  • 17.15 Il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023: partenariati e cooperazione per l’acqua (Francesco Vettore - Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa)
  • 17.30 Il cambiamento del clima a scala di bacino mediterraneo e nel nord Italia: il progetto Copernicus Climate Service (Chunxue Yang - Ricercatore CNR-ISMAR)
  • 17.45 Il ruolo del network Europe Direct nella comunicazione del Green Deal Europeo (Francesca Vianello - Europe Direct)
  • 18.00 Question Time e Coffee Break
  • 18.30 Paleoclimatologia, quale insegnamento dal passato: le rocce delle Dolomiti raccontano (Piero Gianolla, professore ordinario di Geologia all’Università di Ferrara e componendo del Comitato Scientifico della Fondazione Dolomiti UNESCO)
  • 18.45 Cinquant’anni di cambiamenti per i ghiacciai dell’Antelao (Giuseppe Perini - Comitato Scientifico Glaciologico Italiano del Club Alpino Italiano)
  • 19.15 Question Time
 
=> Venerdì 30 giugno: 
  • 8.30 Escursione al Ghiacciaio inferiore dell’Antelao - Commenti e osservazioni del glaciologo Giuseppe Perini e del geologo Piero Gianolla.
  • 15.00 Un decennio per il mare: le attività della Commissione Oceanografica Intergovernativa (Esteban Gottfried Burguett - Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa)
  • 15.15 La gestione della rete idrografica minore fra necessità ed opportunità (Matteo Busolin - Capo uff. servizi Comuni - Consorzio di bonifica Acque Risorgive - Area Gestionale)
  • 15.30 La risalita del cuneo salino. Quali pericoli per l’ecosistema? (Angela Pomaro - Ricercatrice CNR - ISMAR)
  • 15.45 Ricerca e valorizzazione di risorse idriche sotterranee nei territori alpini: metodi geofisici di ultima generazione (Roberto Francese - Docente di Fisica Terrestre e Geofisica applicata dell’Università di Parma (C.A.I.)
  • 16.00 Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima del Comune di Venezia: quali azioni di adattamento per la gestione della risorsa idrica? (Cristiana Scarpa – Claudia Ferrari - Servizio Aria e Clima del Comune di Venezia)
  • 16.25 Question Time e Coffee Break
  • 16.45 Un progetto di riqualificazione ambientale diffuso - l’esperienza del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive (Piero Zanette - Capo Ufficio Progettazione Consorzio di Bonifica Acque risorgive)
  • 17.00 Regolamento interventi piano delle acque - aggiornamento piano acque (Marco Bordin - Dirigente Ufficio di Piano Urbanistica del Comune di Venezia)
  • 17.15 I consorzi BIM, cosa sono e come contribuiscono allo sviluppo socio economico e alla tutela ambientale del Bacino imbrifero montano della Piave, dalle Dolomiti al Mare (Marco Abordi - Consorzio BIM)
  • 17.30 La riserva della biosfera MAB Unesco delle Alpi Giulie. Sfide e alleanze territoriali nelle azioni di valorizzazione dell’acqua (Dott. Antonio Andrich - Riserva di Biosfera UNESCO Alpi Giulie Dir. Ente Parco Naturale Prealpi Giulie)
  • 17.45 L’acqua nella riserva della biosfera MAB Unesco delle Alpi Giulie: monitoraggio e gestione di un elemento essenziale negli equilibri tra Uomo e Ambiente (Ing. Federica Lippi - Reg. Aut. Friuli V. G. Dir. Centrale Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile)
  • 18.00 Question Time e Conclusioni
 
=> Sabato 1 Luglio
  • 8.30 Escursione alla Forcella Piccola - Commenti e osservazioni del geologo Piero Gianolla.
    10.15 Consegna bagagli personali alla teleferica
    10.45 La frequentazione dei Rifugi nell’ambito dei cambiamenti climatici. Esperienze al Rifugio Galassi 
    (Francesco Abbruscato - Vice Pres. Struttura Operativa Rifugi del CAI; Silvio Zanatta - Responsabile del Rifugi Galassi Città di Mestre)
  • 11.15 Conclusione del seminario e saluti
L’acqua è una risorsa preziosa, insostituibile ma non infinita. E’ fondamentale per la vita sul nostro Pianeta: indispensabile per tutti gli esseri viventi (animali, umani e vegetali) e necessaria per mantenere il nostro organismo in buona salute. Purtroppo la sua disponibilità non è infinita, è una risorsa limitata, e questo è causa di una serie di criticità su scala locale e mondiale. Per questa ragione tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) definiti nel 2015 dai 150 leader internazionali che si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente vi è “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”. Alle problematiche di accesso, di riduzione delle quantità disponibili si aggiunge che la contaminazione dell’acqua è in aumento, quale conseguenza diretta dei residui idrici industriali e dell’inadeguata eliminazione degli sprechi. Per di più, il cambiamento climatico sta causando sempre più spesso fenomeni meteorologici estremi, come siccità e inondazioni. Il Veneto è un territorio ancora ricco di questa risorsa primaria anche se sta vedendo drasticamente diminuire le proprie riserve rappresentate dai ghiacciai; esserne consapevoli e preservarla è un dovere verso l’umanità intera. E’ necessario tuttavia, anche dove non vi sono problematiche di accesso o disponibilità, garantire il dovuto rispetto: la diminuzione delle dimensioni di un ghiacciaio, il prosciugamento di una risorgiva, l’abbassamento di una falda, l’inquinamento di un pozzo rurale e del mare sono eventi ormai insopportabili per un ambiente, già stressato da innumerevoli attacchi quotidiani.
La strada giusta da perseguire sembra quella tracciata in ambito europeo dove ci si è prefissi di garantire: la protezione ed il miglioramento dello stato degli ecosistemi acquatici, nonché di quelli terrestri e delle zone umide che da questi dipendono; un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili; una maggiore protezione dell’ambiente acquatico che ne consenta il miglioramento anche attraverso l’adozione di misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite delle sostanze prioritarie, nonché l’arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di quelle pericolose; il blocco e la graduale riduzione dell’inquinamento delle acque sotterranee; un fattivo contributo alla mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità. Con riferimento agli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sulle risorse idriche ricordiamo che con il Patto di Glasgow, sottoscritto in occasione della COP26 in Scozia, la comunità globale ha ancora una volta evidenziato la gravità del problema climatico che stiamo affrontando, stabilendo una pietra miliare verso il processo di adattamento e di riduzione delle emissioni climalteranti. L’accordo enfatizza altresì l’importanza di agire sia a livello globale che a livello locale per l’adattamento climatico, ponendo particolare attenzione alla tutela e riqualificazione degli ecosistemi e al coinvolgimento delle comunità locali, andando anche oltre i confini amministrativi caratterizzanti gli enti locali. Tutti aspetti di cui il Comune di Venezia sente l’urgenza e che con il Piano climatico si sono voluti declinare per le specificità del nostro territorio. Contiamo fortemente nella collaborazione tra i diversi soggetti, pubblici e privati a diverso titolo coinvolti, che impone la sfida per la tutela della risorsa idrica e climatica per Venezia e il suo territorio “dalla sorgente alla foce”, in un unicum inscindibile, nonché nel contributo attivo che l’intera comunità locale saprà dare affinché la gestione sostenibile della risorsa acqua e l’adattamento climatico trovino humus a partire dai comportamenti individuali in ogni famiglia, impresa e spazio pubblico.
 
Alcune foto dell'evento dell'anno scorso

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Ultimo aggiornamento: 20/06/2024 ore 10:55