Cronaca delle acque alte a Venezia dal VI al XIX secolo

(Elenco tratto dal volume "Venezia e il problema delle acque alte" di A. Giordani Soika pubblicato nel 1976)

 
589 (?) "Un antichissima cronaca rappresenta che nel sesto secolo crebbero a dismisura le acque e così durevole fu l'inondazione che què popoli dicevano non in terra neque in aqua sumus viventes"
782 "c'era tanta abbondanza d'acqua che tutte le isole furono somerse"
840 "Apud Venetiis adeo excrevit mare ut omnes insulas ultra modum cooperiret"
885 "Diluvium aquarum maximum ecclesias et domos penetravit"
1102 (9 marzo) "Grande inondazione con bufera e turbine"
1240 (23 settembre) "l'acqua invase le strade più che ad altezza d'uomo"
1268 "A causa dell'aumento delle acque molti furono sommersi"
1280 "Crebbe furioso il mare e allagò parte della città" - "Un inturgidimento del mare coperse tutta la nostra città"
1282 "Grandissimo aumento delle acque"
1283 (20 dicembre) "Orribile inondazione; la città è salva per miracolo"
1286 (18 gennaio) "Crebbe l'acqua fino al dì seguente all'ora terza"
1297 "Piena d'acqua nella città con grandissimi danni"
1314 (fine novembre) "l'acqua inonda la città"
1341 (25 febbraio) "l'acqua crebbe più che si ricordasse, guastando pozzi infiniti e arrivando fino alla Loggia di Mestre"
1386 (18 gennaio) "l'incremento dell'acqua fu 8 piedi più del solito"
1410 (31 maggio) "Crebbe sommamente l'acqua"
1410 (10 agosto) "aqua grande crescente per tutta la terra, che non fu mai veduto plui a questo tempo inondazion de aque. Perirono molte barche, e di quelli che venivano dalla fiera di Mestre e altri luoghi s'annegarono quasi mille persone. Caddero molti camini, il campanile di S. Fosca con rovina di molte case e quello del Cospus Domini con grande parte della chiesa"
1419 (ottobre) "si allagarono fin le più alte strade sul Rivoalto"
1423 "Acqua altissima"
1428 (11 maggio) "l'acqua crebbe cinque piedi sopra Comune con scirocco"
1429 (2 marzo) "l'acqua per lo scirocco salì di cinque piedi"
1430 (10 ottobre) "L'acqua sormonta e rovina moltissimi ponti e fondamente"
1442 (10 novembre) "V'ebbe una non mai sofferta inondazione d'acqua di mare. L'acqua crebbe quattro passi sopra l'ordinarietà. Soffersero terribilmente i magazzini di mercantatura. Il danno delle merci ascese a oltre un million d'oro. Furono subito creati Sei Savi sopra le Lagune."
1444 "l'acqua causò gravissimi danni ai mercanti"
1445 "l'acqua salì causando grande danno agli abitanti"
1511 (29 maggio) "Die vero sabbati 29 dicta mensis creverunt aque maritime supra ascendentes Rivoaltum, putheos devastantes"
1517 "Acqua notabile in tutta la città"
1521 (16 ottobre) "Vi fu alta marea, per cui si difficoltava l'uscir di casa"
1535 (3 ottobre) "crebbe l'acqua che de' pozzi si guastarono". Il Bressano, Proto ai Lidi, ci dà questa dettagliata descrizione "La causa che le acque ha cresciuto tanto si sta che quando fece quel sirocho le acque si imbattè a essere in felle in l'oto della luna che son il mazor felle, la qual cosa accade rarissime volte et il vento da sirocho principiò da prima sera e durò tutta la note fino al zorno seguente a ore XVII e cazzò tanto le acque che fece do acque una sora l'altra, sì che no è da meravigliarse, né ancora da voler dir che per il serrar delle acque da terraferma sia stata fatta questa gran acqua perché altre volte che le bocche dei fiumi giera verti et maximele Brente, et no gera inarzerado da Lizza-Fusina fin Dese, come son al presente, niente de manco ha fatto acque sì grande e mazor, come se polo veder al segnio che ho fatto alla porta della Tana"
1535 (20 dicembre) "crebbe l'acqua, entrò nelle case, e guastò i pozzi"
1543 "Rottura del Lido di Caroman"
1550 (21 novembre) "Mare ad immensam excrevit altitudine Venetiis"
1559 (12 ottobre) "Lunedì notte venendo il martedì crebbe l'acqua con grande impeto di vento piucchè nel 1550". Altro cronista "l'acqua che crebbe con grande ipeto e remito di vento, dluviandole cateratte del cielo, per cui martedì andavano le barche per tutta la Merceria, la calle degli Spaderi, Quella dei Fabbri. Ruppero a dritta e a sinistra nella terraferma ed innondarono tutte le campagne turgidi e rovinosi fiumi. Annerava e fremeva alta la marea e non frangevasi al Lido ma lo rompeva ed atterrava. Il Lido di Chiozza si rupe in cinque luoghi."
1599 "L'acque alte portarono danni notevolissimi"
1600 (8 dicembre) "Inundatio Venetiis sex pedum, tempore scirocco"
1600 (18-19 dicembre) "crebbe il mare con tanto impeto che, rotto in diversi luoghi ilLido, corsero così alte l'acque nella città che le barche andavano per la piazza S. Marco, e per altre strade con danno notevolizzimo di molte merci, guastando quasi tutti i pozzi, e non c'era memoria che l'acque sieno state per l'addietro a tal segno"
1727 (21 dicembre) "L'acque arrivarono agli scalini dell'Altar Maggiore di Sant'Antonino"
1738 (31 dicembre) "Fu l'acqua del mare altissima; essendo molti anni che non fu simile escrescenza, havendosi rovinato quasi tutti i pozzi e moltissime mercanzie"
1729 (7 ottobre) "Acqua alta"
1742 (5 novembre) "Acqua alta"
1742 (28 novembre) "Acqua altissima"
1746 (31 ottobre) "Acque altissime"
1748 (4 novembre) "Acqua altissima"
1749 (31 ottobre) "Andavasi in barca per la piazza"
1750 "(9 novembre) "L'acque arrivarono agli scalini dell'altar maggiore di Sant'Antonino"
1792 (24 dicembre) "Notabile incremento dell'acqua"
1794 (25 dicembre) "L'acqua cominciò a crescere dopo le ore 12, e crebbe fin oltre le 19, essendo il quinto giorno di luna. Il riflusso fu assai poco e però furonvi alcuni luoghi nei quali l'acqua si conservò molto tardi sopra le basse strade"
1839 (5 dicembre) "Acqua alta fino ai primi gradini della porta del Seminario alle Zattere"
1848 "L'acqua raggiunge i 140 cm."
1867 "L'acqua arriva a 153 cm."

Questo è l'ultimo evento raccontato in questo lungo elenco. Da questo momento iniziano le regolari osservazioni, per qualche tempo riferite a mareografi posizionati in diverse località di Venezia, che costituiranno la base dell'importante lavoro di previsione svolto ai nostri giorni.

 
Ultimo aggiornamento: 31/05/2017 ore 16:24