Le acque alte eccezionali
In questa sezione vengono analizzati gli eventi che, pur non avendo raggiunto la drammaticità dell'acqua alta del 1966, sono comunque stati rilevanti per aver eguagliato e superato il livello di +140 cm sul livello medio del mare, allagando pertanto buona parte del centro storico veneziano. Per ognuno dei casi del seguente elenco viene pubblicato il grafico del livello osservato, della marea astronomica e del contributo meteorologico, oltre all'andamento della pressione atmosferica a Venezia e in altre località. Per quasi tutti gli eventi sono inoltre scaricabili alcune pagine tratte dalla pubblicazione Venti, depressioni e sesse: perturbazioni delle maree a Venezia (1951-2000) pubblicata dall'Istituzione Centro Previsioni e Segnalazioni Maree nel 2001. (consulta e scarica l'intera pubblicazione in formato pdf 14Mb) Questi documenti contengono una precisa descrizione del fenomeno e della situazione atmosferica in atto durante i giorni di ciascun evento, le carte meteorologiche originali, i grafici di pressione e vento. E' opportuno ricordare che la storia delle acque alte è frutto dell'osservazione scientifica solo da pochi decenni. Il materiale messo a disposizione è quindi piuttosto carente per l'acqua alta del 1936, ma diventa sempre più ricco e interessante per le alte maree più recenti grazie all'evoluzione tecnologica degli strumenti per l'osservazione dei fenomeni meteorologici. Per la realizzazione dei grafici sono stati utilizzati archivi di fonti diverse specificati, di volta in volta, nelle didascalie delle immagini degli eventi. |
Data | Altezza (cm) |
16 aprile 1936 | + 147 |
12 novembre 1951 | + 151 |
15 ottobre 1960 | + 145 |
4 novembre 1966 | + 194 |
3 novembre 1968 | + 144 |
17 febbraio 1979 | + 140 |
22 dicembre 1979 | + 166 |
1 febbraio 1986 | + 158 |
8 dicembre 1992 | + 142 |
6 novembre 2000 | + 144 |
16 novembre 2002 | + 147 |
1 dicembre 2008 | + 156 |
23 dicembre 2009 | + 144 |
25 dicembre 2009 | + 145 |
24 dicembre 2010 | +144 |
01 novembre 2012 | + 143 |
11 novembre 2012 | + 149 |
12 febbraio 2013 | + 143 |
29 ottobre 2018 | + 156 |
12 novembre 2019 | +187 |
16 aprile 1936
Per questo evento di marea, 147 cm alle 21.35 del 16 aprile 1936, vengono presentati gli andamenti del livello (tratto dai valori degli estremali in quanto non sono disponibili i valori orari di marea) e della pressione atmosferica. Sono inoltre visibili le cartine meteo al suolo tratte dagli archivi disponibili in rete.
12 novembre 1951
Per questa acqua alta, 151 cm alle 8.05 del 12 novembre 1951, viene presentato l'andamento del livello, carte meteo tratte da archivi disponibili su web e la descrizione dell'evento (da pag. 9) tratta dalla pubblicazione "Venti, depressioni e sesse: perturbazioni delle maree a Venezia (1951-2000)", P.Canestrelli, M.Mandich, P.A.Pirazzoli, A.Tomasin, 2001.
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dall'11 al 13 novembre 1951 (dati: archivio CPSM, archivio ISPRA) | Pressione al suolo e geopotenziale quota di 5000 m. (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
15 ottobre 1960
Per questa acqua alta, 145 cm alle ore 7.55 del 15 ottobre 1960, vengono presentati l'andamento del livello, le carte meteo tratte da archivi disponibili sul web e la descrizione dell'evento (a pagina 21) tratta dalla pubblicazione "Venti, depressioni e sesse: perturbazioni delle maree a Venezia (1951-2000)", P.Canestrelli, M.Mandich. P.A.Pirazzoli, A.Tomasin, 2001.
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 14 al 16 ottobre 1960 (dati: archivio CPSM, archivio ISPRA) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
4 novembre 1966
Questa è la marea più alta mai registrata nella storia delle osservazioni. Il 4 novembre 1966 è stato raggiunto il livello di +194 cm alle ore 18.00.
Vengono qui presentati il grafico con i livelli di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico, le carte meteo tratte da archivi disponibili su web e la descrizione dell'evento (a pagina 25) tratta dalla pubblicazione "Venti, depressioni e sesse: perturbazioni delle maree a Venezia (1951-2000)", P.Canestrelli, M.Mandich, P.A.Pirazzoli, A.Tomasin, 2001. Molto interessanti le carte meteo proposte in quest'ultimo documento le quali fanno comprendere nel dettaglio la particolare situazione di quel giorno. E' possibile inoltre scaricare la cronaca dell'alta marea tratta da testi di quegli anni e ormai irreperibili.
Leggi la descrizione dell'alta marea del 4 novembre 1966
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 3 al 6 novembre 1966 (dati: archivio CPSM, archivio ISPRA) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo www.wetterzentrale.de) |
Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo www.wetterzentrale.de) |
3 novembre 1968
Per l'alta marea del 3 novembre 1968, cm 144 alle ore 7.30, vengono presentati il grafico con l'andamento del livello, le carte meteo e la descrizione dell'evento (a pagina 33) tratta dalla pubblicazione "Venti, depressioni e sesse: perturbazioni delle maree a Venezia (1951-2000)", P.Canestrelli, M.Mandich, P.A.Pirazzoli, A.Tomasin, 2001.
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 2 al 4 novembre 1968 (dati: archivio CPSM, archivio ISPRA) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
17 febbraio 1979
Per l'acqua alta del 17 febbraio 1979, 140 cm alle ore 1.15, sono disponibili il grafico con i livelli di marea e le carte meteorologiche dei giorni 17 e 18 febbraio.
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 16 al 18 Febbraio 1979 (dati: archivio CPSM, archivio ISPRA) | Presssione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo www.wetterzentrale.de) |
Presssione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo www.wetterzentrale.de) |
22 dicembre 1979
Vengono presentati il grafico con l'andamento del livello, le carte meteo tratte da archvi disponibili sul web e la descrizione dettagliata dell'evento ( a pagina 49) tratta dalla pubblicazione "Venti, depressioni e sesse: perturbazioni delle maree a Venezia (1951-2000)", P.Canestrelli, M.Mandich, P.A.Pirazzoli, A.Tomasin, 2001.
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 21 al 23 dicembre 1979 (dati: archivio CPSM, archivio ISPRA) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
1 febbraio 1986
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 31 gennaio al 2 febbraio 1986 (dati: archivio CPSM) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
Pressione al suolo e gepdotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
8 dicembre 1992
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 7 al 9 dicembre 1992 (Fonte: archivio CPSM) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo da www.wetterzentrale.de) |
6 novembre 2000
16 novembre 2002
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 15 al 17 novembre 2002 (dati: archivio CPSM) | Analisi alle ore 00 del 16 novembre 2002 (archivio CPSM) |
Immagine da satellite delle ore 22.00 UTC del 15 novembre 2002 (archivio CPSM) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archivio carte meteo www.wetterzentrale.de) |
1 dicembre 2008
Alle ore 10.45 del 1 dicembre 2008 si verifica un'alta marea di ben 156 cm. Questo è il quarto evento in ordine di altezza nella storia delle rilevazioni delle maree. Il contributo meteorogico è stato di quasi un metro, dovuto principalmente ad un rapido abbassamento di pressione, e un forte vento di scirocco a Venezia e in tutto l'Adriatico. Gli effetti delle condizioni meteorologiche hanno praticamente coinciso con il massimo della marea astronomica. Come si vede dai grafici infatti, la pressione si è abbassata a Venezia di circa 13 hPa in 9 ore e il vento misurato in Piattaforma ISMAR-CNR, da direzione N - NE fino alle 2.40 circa, è passato improvvisamente a scirocco, con velocità tra i 25 e i 40 nodi, per le 7-8 ore successive. La sessa che si è ripresentata il giorno successivo, anche se molto ridotta nella sua altezza per il miglioramento delle condizioni meteorologiche avvenute già dal pomeriggio del 1 dicembre, ha fatto registrare una marea di 102 cm alle 10.45. |
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 30 novembre al 2 dicembre 2008 (dati archivio CPSM) | Pressione a Palazzo Cavalli dal 30 novembre al 2 dicembre 2008 (archivio CPSM) |
Vento (direzione e intensità) registrato in Piattaforma ISMAR-CNR dal 30 novembre al 2 dicembre 2008 (archivio CPSM) | Immagine da satellite (archivio ICPSM) |
Previsione della pressione al suolo per le ore 6.00 del 1 dicembre 2008 (archivio CPSM) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archvio carte meteo www.wetterzentrale.de) |
23 e 25 dicembre 2009
La seconda parte del mese di dicembre del 2009 è stata caratterizzata da numerose acque alte in quanto il periodo, dal punto di visto meteorologico, è stato caratterizzato dalla presenza ad ovest nella zona atlantica di un anticiclone compatto che si spingeva sino all’Islanda e alla Groenlandia e ad est dalla presenza di un solido anticiclone nell’Europa orientale. Tale conformazione ha favorito l’instaurarsi di una saccatura in quota sopra l’Europa centro meridionale, nella quale si sono formate una serie di perturbazioni che si sono approfondite nel bacino del Mediterraneo e che hanno interessato la nostra penisola.Il sopraggiungere di una nuova perturbazione con minimo di 980 hPa sulla Francia e continui impulsi di venti di scirocco, sommati al livello di marea già elevato a causa delle perturbazioni dei giorni precedenti, hanno fatto registrare livelli di marea di 144 cm alle ore 5.05 del 23 dicembre, 133 cm alle ore 4.55 del 24 dicembre e 145 cm alle ore 3.55 del 25 dicembre. Il giorno 23 dicembre alle ore 5.00 si è registrato un sovralzo di 100 cm sulla marea astronomica e il giorno 25 alle ore 3.00 un sovralzo di 94 cm. In particolare al largo della costa veneziana, nei giorni precedenti il 23 dicembre, il vento si è mantenuto prevalentemente dal primo quadrante; dall’alba del 23 dicembre, il vento ha girato prima a sud, quindi a sud-ovest con un intensità di 6,5 m/s, nel momento della punta massima di marea.Il giorno seguente, dalle ore 3.40 la direzione del vento si è portata a sud-est, con intensità di 10 m/s registrate alle ore 5.00, persistendo anche il giorno seguente dalla stessa direzione con intensità compresa tra i 10 e i 15 m/s.Successivamente al passaggio della perturbazione è poi ruotato a sud-ovest. Nel resto dell’Adriatico i venti si sono mantenuti prevalentemente da sud-est. |
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 21 al 26 dicembre 2009 (dati archivio CPSM) | Pressione a Palazzo Cavalli dal 21 al 26 dicembre 2009 (archivio CPSM) |
Vento (direzione e intensità) registrato in Piattaforma ISMAR-CNR dal 21 al 26 dicembre 2009 (archivio CPSM) | Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m alle ore 00 del 23 dicembre 2009 (archivio carte meteo www.wetterzentrale.de) |
Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m alle ore 00 del 25 dicembre 2009 (archvio carte meteo www.wetterzentrale.de) |
24 dicembre 2010
La situazione meteorologica generale dei giorni precedenti al 24 dicembre vede un anticicloneatlantico posizionato molto a ovest (costa americana) e ad est una serie dianticicloni posizionati in verticale dalla costa africana sino alla Russia, tale da creare una posizione di blocco alle perturbazioni in arrivo. In questocontesto è presente una grande saccatura sull’Atlantico centro orientale conuna vasta zona ciclonica posizionata sulle Azzorre (995 hPa).Il21 dicembre si consolida tale zona ciclonica con un minimo di 990 hPa al largodel Portogallo. Già dalla prima mattina del 22 dicembre, iniziano a soffiare venti meridionalisull’Adriatico; alle 15.00 del 22 a Venezia il contributo sulla mareaastronomica cresce sino a 47 cm (con marea astronomica –6 cm), alla stessa ora siregistra una pressione atmosferica di 1008.1 hPa.Ilgiorno 23 alle ore 6.00 il centro di bassa pressione si posiziona sul golfo delLeone con 995 hPa.InAdriatico si registrano venti meridionali intorno ai 10-13 m/s per tutta lagiornata e pressione in diminuzione.Alleore 12.00 la marea a Venezia raggiunge i 123 cm (contributo meteo di 59 cm su64 cm di marea astronomica, tra le 16 e le 17 il contributo arriva a 76 cm).Nelleprime ore del 24 dicembre c’è un ulteriore diminuzione della pressione fino a 990 hPa;in 24 ore la pressione è calata di 17.6 hPa e insistono forti venti fortimeridionali su tutto l’Adriatico.Alleore 1.40 la marea raggiunge 144 cm; il massimo sovralzo sulla marea astronomica,di ben 82 cm, viene registrato alle ore 2.00 mentre circa alla stessa ora si registrava un gradiente barico Bari - Venezia di 7,9 hPa.Nella stessa giornata, alle 7.40 si registra una marea minima di 83 cm e una successiva massima di 114 cm alle 11.40. Il giorno successivo alle ore 2.20 si registra un altro massimo di marea di 114 cm dovuto al persistere del centro di bassa sull’Italia centro-settentrionale, bloccato ad ovest dal muro delle alte pressioni e che solo nei giorni successivi andrà lentamente a colmarsi. |
Livello di marea osservata, astronomica e contributo meteorologico dal 22 al 25 dicembre 2010 (dati archivio CPSM) | Pressione a Palazzo Cavalli dal 22 al 25 dicembre 2010 (archivio CPSM) |
Vento (direzione e intensità) registrato in Piattaforma ISMAR-CNR dal 22 al 25 dicembre 2010 (archivio CPSM) | Analisi al suolo delle ore 0.00 del 24 dicembre 2010 (archivio wetterzentrale.de) |
Pressione al suolo e geopotenziale alla quota di 5000 m (archvio www.wetterzentrale.de) |
1 novembre 2012
La situazione meteorologica che ha provocato l'alta marea del 1 novembre 2012 presenta un anticlone compatto che si spinge sino alla costa delnord America ad ovest e un anticiclone consistente nell’Europa dell’est; in questa situazione si approfondisce una saccatura in quota con minimo sulle isole britanniche. Nella parte meridionale di tale saccatura, nasce, a partire dalle ore 00.00 del 31/10, una zona ciclonica incentrata nel Golfo del Leone. Alle ore 6.00 del 31/10 la depressione si approfondisce sino a 990 hPa e l’Adriatico è interessato da venti meridionali. Per tutto il 31 ottobre e sino alla prima mattina del 1° novembre, i venti insistono e si intensificano. Solo a Venezia e nell’Adriatico settentrionale i venti provengono da nord-est. In piattaforma ISMAR si registrano per tutto il 31 ottobre venti provenienti da NE con intensità crescente dalle 11.00 del 31/10 sino alle 5.00 del 1/11, con una velocità massima di 17.9 m/s raggiunta alle ore 19.55 del 31/10. Nel resto dell’Adriatico scirocco molto forte. Nelle stesse ore a Pelagosa si registrano venti meridionali con intensità di 25 m/s.Il massimo sovralzo di 111 cm sulla marea astronomica (già 50 cm alle ore 23.45 del 31/10) si verifica alle 4.00, spostando in avanti l’orario della massima di marea di circa due ore.Ovviamente anche il riflusso della marea avviene in ritardo e la successiva crescita della marea astronomica, prevista con un livello di 68 cm alle ore 10.50 dell’1/11, trova una laguna piena d’acqua. La marea raggiunge i 138 cm alle ore 10.20. La marea resta sopra il livello di 110 cm per 14 ore e 15 minuti (dalle 22.00 del 31/10 alle 12.15 del 1/11). Alle 6.45 si registra un minimo di marea di 117 cm.Inoltre, a causa del forte vento di bora l’acqua presente in laguna viene sospinta verso Chioggia con un sovralzo di circa 20 cm rispetto a Venezia; in tale località la marea raggiunge i 164 cm alle ore 1.10. |
11 novembre 2012
La situazione meteorologica che ha determinato l'acqua alta dell'11 novembre è la seguente: tra l’anticiclone delle Azzorre a ovest e un anticiclone consistente nell’Europa dell’est, si approfondisce una saccatura in quota con minimo di 980 hPa a nord delle isole britanniche.Nella parte meridionale della saccatura,che lambisce il Golfo del Leone, nasce una notevole perturbazione.Il giorno 11 novembre il fronte transita sull’Adriatico producendo venti meridionali molto intensi. La caduta di pressione in 24 h è di 10.4 hPa (dalle ore 9.00 del 10/11 alle 9.00 del 11/11) mentre il gradiente di pressione Bari -Venezia alle ore 9.00 del 11/11 è di 8.7 hPa (1017.0 hPa Bari e 1008.3 hPa Venezia).Il vento in piattaforma ISMAR, fino alle 20.30 del 10/11 soffia da NE con intensità comprese tra 7 e 9 m/s, successivamente da SE con intensità crescente fino a 20.1 m/s alle ore 10.00 del 11/10. I venti meridionali insistono sino alla serata del 11/11, poi iniziano lentamente a calare. Nel resto dell’Adriatico si osserva scirocco molto forte. I venti sono stati perfettamente previsti dai modelli da tutti i modelli previsionale del vento in uso presso l'ICPSM, ECMWF, Aladin e LAMI. La particolarità del fenomeno consiste in un massimo sovralzo di 95 cm sulla marea astronomica verificatosi 5 ore dopo la massima astronomica (73 cm alle ore 8.00 del 11/11), con l'effetto di spostare in avanti l’orario della massima di circa un ora e mezza. Da notare che a causa dello scirocco molto intenso, il livello della bocca di porto (lato mare) è stato inferiore al livello di Venezia, precisamente 142 cm a Lido Diga Sud e 149 cm a Venezia. |
12 febbraio 2013
La situazione meteorologica che ha determinato questo evento di alta marea può essere così descritta: tra l’anticlone delle Azzorre a ovest e un anticiclone consistente nell’Europa dell’est, si approfondisce una saccatura in quota con minimo di 985 hPa centrato sulle isole britanniche.Nella parte meridionale della saccatura, dalle ore 12.00 del 11 febbraio si genera una ulteriore zona ciclonica tra Corsica e Mar Ligure che richiama forti venti meridionali in tutto l’Adriatico. La caduta di pressione in 24 h è stata di 14.1 hPa (dalle ore 00.00 del 11/2 alle 00.00 del 12/2). Il gradiente di pressione Bari -Venezia alle ore 00.00 del 12/2 è stato di 6.7 hPa (1005.0 hPa a Bari e 998.3 hPa a Venezia). Il vento in piattaforma ISMAR ha spirato da N/E dalle 3.05 del 11/2 sino alle 20.50, con velocità crescente fino a 17.9 m/s alle 19.30; successivamente la direzione si è orientata a SE sino alle 21.35 con intensità di 15 m/s; poi vento da W-NW a 10 m/s e dalla mezzanotte NE con intensità di 10 m/s in calo nella mattinata del 12/2. Nel resto dell’Adriatico scirocco molto forte. Il fenomeno è stato caratterizzato da una rapida crescita della marea sino alle 19.00 del 11/2 ,dovuta al calo di pressione e al vento di scirocco in tutto l’Adriatico, situazione tale da far presagire il raggiungimento del livello di 160 cm a Venezia e di 180 cm a Chioggia. A Chioggia, a causa del forte vento di Bora, si è sempre mantenuto un sovralzo di 20 cm su Venezia. Il raggiungimento del minimo barico nelle prime ore del 12/2 e la rotazione del vento a N/W alle 21.40 ha mitigato il crescere della marea; a Venezia è stato raggiunto il massimo sovralzo tra le ore 1.00 e 2.00 con cm 72 sulla marea astronomica. Venezia ha raggiunto i 143 cm alle 0.10 del 12/2 e Chioggia i 152 cm alle ore 23.40 del 11/2. |
29 ottobre 2018
Lunedì 29 ottobre 2018 alle ore 14.40 la marea ha raggiunto il valore di 156cm a Punta Salute. L’evento è stato causato in parte da una perturbazione atlantica che si è posizionata in modo stabile tra il Golfo del Leone e il Golfo di Genova ma ad amplificarne gli effetti sono stati due anticicloni in configurazione di blocco posizionati sull’est europeo e sulle Azzorre. Questa struttura ha comportato una forte accelerazione dei venti di scirocco lungo l’Adriatico. Lunedì 29, la pressione atmosferica a Venezia è calata di 12hPa in 16 ore. Il vento di scirocco, presente già dalla domenica, ha soffiato dalle ore 10 del mattino alle 21, con velocità mediamente attorno a 60km/h e raffiche che hanno toccato i 95km/h. Il vento ha soffiato con singolare violenza anche all’interno della Laguna. In modo particolare quando verso sera si è generato un temporale convettivo proprio su Venezia. Le raffiche molto intense, hanno alzato ancor di più le onde interne nei principali canali della città e delle isole. Il modo ondoso, sollecitato dallo scirocco che da molte ore soffiava a velocità importanti senza tregua e dalle raffiche del temporale, ha generato particolare disagio alle rive del Canal Grande di Venezia, di Murano e a Burano. La violenza delle onde generate dal vento ha danneggiato diverse paratie, non ultima quella proprio del centro maree che si è piegata su se stessa come quelle di tante di abitazioni o attività commerciali sotto vento. La superficie pedonale allagata è stata pari al 73%. L’evento si pone al quarto posto per importanza, assieme al livello raggiunto il 1 dicembre 2008. La minima è stata di 119cm alle 17:35, la più alta della storia ricordando che nel 4.11.1966 la minima fece registrare 116cm di poco superata dai 117cm del 1.11.2012. Alla sera invece la massima è stata di 148cm alle 20.25. Anche questo evento è stato particolarmente importante essendo il 7 per importanza dell’altezza raggiunta e coprendo circa il 65% del suolo calpestabile veneziano. La permanenza consecutiva del livello del mare sopra i 120cm è stata di circa 14 ore posizionandosi al primo posto nella storia equiparando il 1966. In mare gli strumenti, prima che andassero in avaria, hanno misurato onde superiori a 6metri.
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12 novembre 2019
Il 2019 verrà a lungo ricordato per il numero straordinario di eventi meteo-marini eccezionali che si sono susseguiti tra novembre e dicembre. Le immagini dell’Aqua granda del 12 novembre hanno fatto il giro del mondo. Un evento dovuto a una sovrapposizione di quattro fenomeni: il picco della marea astronomica di sizigia; il livello medio insolitamente elevato del mare in Adriatico; il forte vento di Scirocco lungo il bacino Adriatico e non ultimo il passaggio nel Nord Adriatico e sulla laguna di Venezia di un ciclone di piccole dimensioni che ha provocato venti locali con raffiche di oltre 100 km/h. |