La pressione atmosferica a Venezia
La pressione atmosferica a Venezia (2000-2020)
La rete telemareografica del Centro Previsione e Segnalazione Maree misura sin dal 1982 diversi parametri meteo-marini tra i quali la pressione atmosferica che viene rilevata in città e in mare. 1. La pressione atmosfericaLa pressione atmosferica è la grandezza che esprime il peso che la colonna d’aria sovrastante una determinata superficie (di 1m 2 ) esercita su di essa.
L’unità di misura della Pressione nel Sistema Internazionale è il Pascal (Pa) ma in meteorologia viene espressa in ettopascal (hPa) oppure in millibar (mbar). Un millibar equivale ad un ettopascal. 2. I valori massimi e minimi registratiNella tabella sottostante vengono riportati i record giornalieri di pressione massima e minima registrati a Venezia. |
La massima pressione giornaliera, registrata il giorno 17/02/2008, dovuta a un vasto nucleo di alta pressione nell'area comprendente il nord-est dell'Italia, l'Austria e parte dell'Europa dell'est, rappresenta il massimo valore raggiunto negli ultimi 70 anni. 3. L'andamento giornaliero e mensileNell’arco delle 24 ore la pressione atmosferica può subire delle variazioni dovute a molteplici fattori. In una situazione di normalità, ovvero assenza di dinamismo nell’atmosfera (periodi di pressione normale e assenza di vento), l’andamento giornaliero della pressione presenta due picchi di massima e due di minima. |
Il grafico, riferito alle pressioni orarie registrate il giorno 10/04/2020, è un esempio dell’andamento giornaliero della pressione che presenta generalmente i picchi di pressione massima attorno alle ore 10:00 e 22:00 e di pressione minima attorno alle 04:00 e 16:00. (UTC+1) La doppia oscillazione diurna della pressione atmosferica è stata ampiamente studiata da diversi studiosi e riassunta nel documento “Doppia oscillazione diurna della pressione atmosferica e del gradiente verticale del campo elettro-atmosferico” scritto da Padre Riccardo Janeselli dell’Osservatorio meteorologico Cavanis di Venezia. 4. La pressione atmosferica nelle stagioniQuando si parla di stagionalità bisogna distinguere le stagioni meteorologiche da quelle astronomiche in quanto per le analisi meteorologiche le due definizioni non coincidono. Le stagioni meteorologiche non prendono come riferimento i giorni di solstizio ed equinozio ma l’intero mese in questa suddivisione: |
La tabella e il grafico mostrano una maggiore variazione di pressione per la stagione invernale; si registrano infatti i picchi di pressione più alta e più bassa e la media risulta complessivamente maggiore rispetto alle altre stagioni. Ciò è spiegato dal fatto che in inverno il nostro Paese è interessato da un alternarsi di aree anticicloniche, ovvero ad alta pressione (anticiclone delle Azzorre e anticiclone russo-siberiano), e di aree cicloniche (di origine atlantica) caratterizzate da pressione bassa. Dal momento che le masse d’aria si spostano da zone di alta pressione a zone di bassa pressione, la grande variazione di pressione che si ha durante la stagione invernale causa un aumento dei venti che soffiano con maggiore intensità (di interesse principale per la Laguna di Venezia sono i venti di Scirocco e di Bora). Una condizione particolare che si verifica soprattutto in autunno e prima parte dell’inverno è la formazione di un’area di bassa pressione nel Golfo Ligure. In questa situazione sul Mar Adriatico si crea una differenza di pressione; nella parte alta troviamo bassa pressione mentre la parte bassa è caratterizzata da una pressione più alta. Il centro di bassa pressione situato nel Golfo Ligure inoltre favorisce la formazione dei venti di Scirocco (che soffiano da sud-est) i quali, incanalandosi nel mar Adriatico, spingono l’acqua verso l’alto, favoriti dal dislivello barico. Ciò comporta un innalzamento del livello del mare nell’alto Adriatico causando l’aumento del contributo meteorologico della marea. L'alta marea eccezionale registrata il 29 ottobre 2018 (+159cm) è un esempio di tale conformazione. 5. Correlazione tra pressione atmosferica e mareaIn una recente pubblicazione vengono messe in relazione la pressione atmosferica e il livello di marea nel periodo compreso tra il 1999 e il 2010. Dalle analisi svolte risulta la presenza di una forte correlazione tra le due grandezze. |
La conferma della correlazione tra le due grandezze risulta ancora più evidente ampliando il set di dati a 40 anni, partendo quindi al 1981. (Il database storico del CPSM inizia dal 1983, per gli anni precedenti sono stati utilizzati i dati di archivio di strumenti di altri enti) |
I due grafici mostrano un andamento simile delle due variabili. É stato calcolato quindi l'indice di correlazione (ρ); i valori ottenuti sono i seguenti:
Entrambi i risultati confermano una forte correlazione tra pressione atmosferica e livello di marea. 6. La persistenzaUna persistenza di pressione particolarmente alta o bassa per prolungati periodi comporta importanti conseguenze, soprattutto per la zona di Venezia in quanto, come visto nel capitolo precedente, c’è una stretta relazione tra pressione e livello di marea. Durante l’analisi della persistenza non sono stati riscontrati periodi prolungati aventi pressione ≤980 hPa ma questi episodi, nei periodo autunnali-invernali, insieme ai forti venti di scirocco sono la causa della maggior parte dei fenomeni di acqua alta. L’analisi illustrata in questa pagina si è perciò concentrata sui periodi prolungati di alta pressione che hanno più volte portato a fenomeni di bassa marea eccezionale.
Nel periodo compreso tra il 1 e il 13 gennaio 2002 si sono verificati quattro fenomeni di bassa marea con valori inferiori a -60 cm, in particolare nel giorno 11/01/2002 sono stati registrati -69cm. Anche tra 3 e 11 gennaio 2005 sono stati registrati quattro valori importanti di bassa marea, tre dei quali inferiori ai -70cm (-77cm il giorno 10/01/2005). Nel mese di febbraio del 2008 è stata registrata una pressione atmosferica elevata soprattutto dal 7 al 25 con valori sempre superiori a 1025 hPa. In particolare tra il 16 e il 17 febbraio la pressione ha superato i 1040 hPa, raggiungendo i 1044,8 hPa. Tale situazione, in concomitanza con bassi valori di marea astronomica, ha prodotto valori di marea eccezionalmente bassi. Il 18 febbraio 2008 è stato registrato un valore di -83 cm, il più basso degli ultimi trent'anni. 7. RingraziamentiLe elaborazioni statistiche contenute in questa pagina sono state possibili grazie al contributo di: - Kiara Isoldi che, nell’ambito del Servizio Civile Universale svolto presso il nostro Centro, ha portato a compimento il lavoro mediante l’integrazione del data base, l’elaborazione statistica dei dati e la rappresentazione dei risultati con grafici e tabelle; |