Ri-locazioni. Le trame volubili del paesaggio

La mostra fotografica “Ri-locazioni. Le trame volubili del paesaggio” sarà ospitata in futuro come esposizione semi-permanente presso la Biblioteca di Carpenedo - Bissuola. A breve tutte le informazioni sulla data di esordio e gli orari di apertura.
 

Dopo l'allestimento in VEZ, la seconda tappa della mostra fotografica “Ri-locazioni. Le trame volubili del paesaggio”, a cura dell’Ufficio Archivi Fotografici e digitali, è stata ospitata dal 21 marzo al 14 aprile 2022 presso la Biblioteca Hugo Pratt del Lido di Venezia.

Un agile percorso espositivo che propone l’accostamento fra 12 immagini di paesaggi urbani del primo ‘900 tratte dal Fondo Giacomelli e 12 rifacimenti odierni delle medesime inquadrature, realizzati da Giorgio Bombieri. A far da “ponte”, l’interposizione di un livello infografico intermedio che ne coglie e tratteggia, in modo essenziale, discontinuità e persistenze.

"Il Fondo Fotografico Giacomelli testimonia più di ogni altro i cambiamenti novecenteschi della città e la mostra Ri-locazioni, ospitata nell’affascinante cornice della biblioteca civica di Villa Erizzo, luogo emblematico della nostra storia moderna, ci racconta in modo efficace anche dal punto di vista espositivo, alcune delle più rilevanti trasformazioni della Venezia d’acqua e di terra” commenta l’assessore alla coesione sociale, Simone Venturini

Entrano in gioco, nel titolo della mostra, i due significati complementari del latino locare: da una parte l’assegnazione di un oggetto a un “luogo”, con l’alterazione della sua percezione fisica nello spazio; dall’altra, il “locare” estrae i luoghi dal paesaggio e li assimila a un contesto antropico, li imbriglia in un tessuto d’usi e convenzioni. In tal modo le Ri-locazioni, applicate alle trasformazioni del tessuto urbano, vorrebbero proporre all’osservatore entrambi i versanti, il colpo d’occhio d’insieme e gli indizi di una mutata interazione umana con quegli stessi luoghi; terreno suggestivo di raccolta, la Città storica e la Terraferma veneziana, setacciate dall’Agenzia Giacomelli per documentare, nei primi decenni del secolo scorso, alcuni assetti urbanistici destinati di lì a poco a profonde trasformazioni. Sullo sfondo, l’interazione di quelli che la sociologia ama definire, da alcuni decenni, luoghi e nonluoghi: i primi a marcare scenari produttivi di identità e relazioni umane, sedimentati in un tratto armonicamente evolutivo del paesaggio urbano; i secondi a infiltrare altri segni, più o meno evidenti, in quell’orizzonte “sovramoderno” di usi e di transiti indifferenziati così caro a Marc Augé.

L'ingresso alla mostra è libero e gratuito con Green Pass e mascherina FFP2

 

 

Ultimo aggiornamento: 30/06/2022 ore 15:49