Prospero e Caliban. Il tempo e la storia
Associazione Marca Trevigiana – Roncade (TV)
durata: 50 minuti
Il testo si presta sia ad affrontare le tematiche della contemporaneità e in particolare del problema della colonizzazione, sia come esempio di riscrittura di opere del teatro occidentale che sono state al centro della discussione della tematica coloniale, com’è ed è stata La Tempesta di William Shakespeare.
Il testo riprende infatti la storia shakespeariana sulla scorta degli scritti di Miguel Ángel Asturias Rosales, premio Nobel per la letteratura, di José María Arguedas Altamirano, antropologo e scrittore, di João Guimarães Rosa, per l’interesse verso il Grande Sertão, della narrativa di Robert Sabatier e in particolare dei saggi di George Lamming, che fornisce la prospettiva storica per una reinterpretazione degli avvenimenti, in particolare della figura di Prospero nei confronti del “suddito” Caliban.
Di fondamentale rilevanza sono gli scritti di M. A. Asturias che offre lo spunto per elaborare una immaginaria origine del personaggio di Caliban nel racconto del personaggio di Caibilbalan; gli scritti di J. G. Rosa per la centralità assegnata alla natura, ricreata in una visione recettiva e iper-emotiva del paesaggio. J. M. Arguedas e R. Sabatier per prospettive filosofiche e adolescenziali. Il testo si risolve drammaticamente nel rapporto tra Caliban e Ariel che recupera la natura poetica e visionaria del diseredato e asservito Caliban.
“Prospero e Caliban. Il tempo e la storia” è premiato con “Omaggio alla cultura” 2016, medaglia in argento al concorso a tema obbligato “La Tempesta” di William Shakespeare indetta dalla Accademia Francesco Petrarca in collaborazione con la casa editrice D’Orazio Pier Luigi, Università Roma Tre e Università degli studi della Tuscia, con i patrocini: Città di Capranica, Città di Viterbo, Regione Lazio, Stato Italiano, Associazione Dipendenti Corte dei Conti, Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), Federazione Europea Beni Artistici e Culturali (FEBAC).