La stagione 2022.23 ideata dal Direttore Artistico dell'Associazione Amici della Musica di Mestre Mario Brunello comprende 12 concerti di grande levatura con artisti e formazioni musicali di fama internazionale, insieme a giovanissimi talenti.
XXXVII Stagione di musica da camera e sinfonica di Mestre 2022.23
in collaborazione con Associazione Amici della Musica di Mestre
direttore artistico Mario Brunello
E' arrivata alla sua 37esima edizione la Stagione di musica da camera e sinfonica di Mestre del Teatro Toniolo, frutto della proficua collaborazione del Settore Cultura del Comune di Venezia con l'Associazione Amici della Musica di Mestre.
La stagione 2022.23 ideata dal Direttore Artistico dell'Associazione Amici della Musica di Mestre Mario Brunello comprende 12 concerti di grande levatura con artisti e formazioni musicali di fama internazionale, insieme a giovanissimi talenti che si stanno imponendo sulla scena musicale, protagonisti della grande novità della Stagione, il ciclo intitolato “6 suonato? Stagione giovane”. I concerti di “6 suonato? Stagione giovane” vogliono essere delle occasioni privilegiate di incontro e di confronto tra i giovani musicisti e gli studenti di alcune scuole del territorio. Nella mattinata del concerto, i musicisti dialogheranno con gli studenti, presso una delle scuole della Città, suoneranno per loro, risponderanno alle loro domande sul repertorio proposto, con una narrazione “a tu per tu”. Durante il concerto serale saranno gli studenti a raggiungere i musicisti in teatro, per ascoltare la loro esibizione.
Una stagione ricca e raffinata che anche quest'anno mira a stimolare la curiosità degli spettatori, offrendo all’ascolto una variegata selezione di musiche che vanno dai capolavori del repertorio classico ad opere eseguite per la prima volta in Italia, dalle celebri musiche da film di Ennio Morricone e Nino Rota alle incursioni nel jazz.
E, con l’arrivo della primavera, due concerti saranno realizzati presso il Teatro del Parco, lo spazio cittadino dedicato alla cultura e ai giovani nel Parco Albanese Bissuola. Di sabato, in orario pomeridiano, per offrire un’occasione di svago ed una diversa dinamica di socializzazione tra il pubblico.
Per il concerto inaugurale salirà sul palco la Nuova Orchestra da camera “Ferruccio Busoni”, con la direzione di Massimo Belli, solista al violino sarà Giuseppe Gibboni, vincitore del Concorso Internazionale di Violino "Premio Paganini" di Genova 2021.
Giuseppe Gibboni, classe 2001, è il quarto italiano nella storia a vincere il prestigioso concorso, giunto alla 56esima edizione, dopo Salvatore Accardo (1958), Massimo Quarta (1991) e Giovanni Angeleri (1997).
La “Nuova Orchestra Busoni” è un organismo solido e pulsante nella vita musicale di Trieste, fondata nel 1965 da Aldo Belli, che la diresse per un trentennio: una delle prime orchestre da camera sorte in Italia nel dopoguerra. Oggi guidata dal figlio Massimo, l’Orchestra ha raggiunto dei risultati che sono stati definiti quasi sorprendenti. L’orchestra ha tenuto centinaia di concerti in Austria, Slovenia, Croazia, Germania, Svizzera, Russia, Tunisia e Italia, con solisti d’eccezione. Ha registrato 27 CD per svariate case discografiche, anche presentando brani in prima registrazione mondiale di importanti compositori.
Il concerto del Trio Boccherini (Suyeon Kang violino, Vicki Powell viola, Paolo Bonomini violoncello) costituisce il primo appuntamento di un progetto triennale dedicato all’esecuzione integrale dei trii per archi e dei quartetti per pianoforte di Ludwig van Beethoven. Ogni anno al Trio Boccherini si unirà un pianista diverso. Nel 2022 sarà Davide Ranaldi, Vincitore del Concorso pianistico nazionale “Premio Venezia” 2021. In programma ogni anno anche la prima esecuzione assoluta o italiana di un’opera contemporanea per trio d’archi. Nel 2022 sarà Sanguigne Clockwork del compositore e violoncellista americano Paul Wiancko.
Il Trio Boccherini si è costituito a Berlino nel 2014, nel 2015 è stato nominato Ensemble ufficiale dell’ECMA, l’Accademia di Musica da Camera Europea. Il Trio ha già ricevuto ragguardevoli apprezzamenti dalla critica musicale e si è esibito, tra gli altri, alla Wigmore Hall di Londra, alla Konzerthaus di Berlino, ed in Cina per un tour di concerti. Individualmente, i membri del Trio Boccherini svolgono una propria attività solistica, cameristica e come prime parti di importanti orchestre europee.
Davide Ranaldi, classe 2000, ha iniziato gli studi del pianoforte all’età di quattro anni. Si è laureato nel 2021 al Conservatorio G. Verdi di Milano con il massimo dei voti, la lode e una menzione speciale “per qualità tecnico musicali di altissimo livello”. Nello stesso anno ha eseguito insieme all’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, diretta da Donato Renzetti, il Concerto No. 2 di Beethoven, inaugurando con tre concerti il progetto “Nell’Olimpo di Beethoven”.
Erede della grande tradizione d’archi veneta, il quartetto VenEthos Ensemble (Giacomo Catana violino, Mauro Spinazzè violino, Francesco Lovato viola, Massimo Raccanelli violoncello) viene fondato a Treviso nel 2016 da quattro musicisti legati, oltre che da una profonda amicizia di lunga data, dalla comune volontà di proporre una nuova lettura, su strumenti originali, del repertorio quartettistico del XVIII e XIX secolo. Il nome rimanda sia alla terra d’origine dei quattro componenti sia all’“Ethos” della filosofia greca, facendo proprie le teorie secondo le quali la musica influisce sulla psiche e sulle emozioni delle persone. VenEthos Ensemble è invitato regolarmente dalle più note società concertistiche in Italia e all’estero. Dal 2017 è membro de “Le Dimore del Quartetto” e dal 2022 di "European Mozart Ways". Il CD “Mozart: The Milanese Quartets - Lodi Quartet” pubblicato da Arcana-Outhere Music è stato subito accolto con grande entusiasmo dalla critica ed ha ricevuto il riconoscimento “Diapason découverte” dalla prestigiosa rivista francese DIAPASON.
Il duo Ettore Pagano, violoncello, e Maya Oganyan, pianoforte, è nato da una intuizione del Direttore Artistico Mario Brunello. Ettore Pagano, nata a Roma nel 2003, ha ottenuto primi premi in una quarantina di concorsi nazionali ed internazionali tra i quali spiccano: il Concorso Internazionale Khachaturian di Yerevan (Armenia) 2022 ed il Concorso Internazionale Johannes Brahms (Austria) 2020. Ha effettuato tournée in Italia e all'estero ed ha tenuto numerosi recital come solista in tutta Italia. Maya Oganyan, nata a Mosca nel 2005 da genitori armeni, ha iniziato gli studi pianistici all’età di 4 anni e dal 2011 vive e studia a Venezia. Attualmente prosegue i suoi studi sotto la guida di Roberto Prosseda all’Accademia di Prato. Già vincitrice di concorsi nazionali ed internazionali, ha debuttato al Teatro Toniolo ad ottobre 2021, in uno dei suoi primissimi concerti con orchestra.
Il concerto inaugura il ciclo 6 suonato? Stagione giovane.
Il concorso pianistico internazionale Fryderyk Chopin di Varsavia è una delle più antiche e prestigiose competizioni pianistiche internazionali. Istituito nel 1927, si tiene ogni 5 anni e sono pochissimi i pianisti italiani risultati vincitori: Maurizio Pollini vinse il Primo Premio nel 1960, Corrado Rollero si aggiudicò il Quarto Premio nel 1990, Alberto Nosè il Quinto Premio nel 2000. Nel 2021 sono stati ben due i pianisti italiani vincitori: Leonora Armellini (Quinto Premio), che si è esibita al Teatro Toniolo nel corso dell’ultima Stagione di musica da camera, ed Alexander Gadjiev, risultato vincitore del Secondo Premio e del premio speciale Krystian Zimerman. Pochi mesi prima il pianista goriziano ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale di Sydney 2021. In qualità di “BBC New Generation Artist 2019-2022”, un titolo di cui solo pochi giovani musicisti si possono fregiare, è ancora impegnato ad incidere presso i più rinomati Studios londinesi, e ad esibirsi in prestigiosi Festival e sale inglesi (come il suo debutto alla Wigmore Hall) e a collaborare con varie orchestre BBC. Ha tenuto concerti presso: Verbier Festival, MiTo Festival a Torino, il Festival Pianistico Internazionale di ClaviCologne a Düsseldorf, il Piano Festival Rafael Orozco a Cordova, il Festival di Ljubljana, Bologna Festival, Settimane Musicali del Teatro Olimpico di Vicenza, Festival Animato di Parigi, Kammermusik Salzburg Festival, Teatro La Fenice, Kioi Hall e Bunka Kaikan a Tokyo, Kitara Concert Hall di Sapporo, Hyogo Performing Arts Center di Osaka, la Salle Cortot di Paris, il Conservatorio di Mosca, e, inoltre, a Salt Lake City, Istanbul, Barcelona, Roma, Milano e molti altri.
Durante il Carnevale, un’incursione nel mondo del jazz con il duo Gabriele Mirabssi clarinetto e Simone Zanchini fisarmonica, che presenteranno il loro progetto musicale dal titolo IL GATTO E LA VOLPE, con musiche tratte dal recente CD pubblicato dall’etichetta EGEA Records. Incontro musicale tra due grandi virtuosi del proprio strumento, protagonisti della scena musicale internazionale. La trasversalità musicale che contraddistingue entrambi permette loro di esprimersi con facilità da sempre sia nel mondo del jazz che in quello della musica classica. In questo duo la goliardia dei ritmi del Sud America e la profondità pulsante del vecchio swing si mescolano alle sonorità di un jazz odierno che si esprime nello stile compositivo di entrambi. L'eclettismo dei due musicisti permette loro di spaziare ed improvvisare in maniera estemporanea con altissimo inter-play comunicativo, alternando composizioni originali a celebri standard del repertorio latino-americano. La grande forza e suono di un solista del calibro di Gabriele Mirabassi, da più di trent’anni al vertice tra i migliori clarinettisti del panorama mondiale, sostenuto dal magma sonoro e creativo di Simone Zanchini, considerato uno dei più originali e innovativi fisarmonicisti della scena internazionale.
Uno straordinario omaggio ad Ennio Morricone e Nino Rota sarà offerto all’ascolto ad opera del flautista di fama mondiale Andrea Griminelli insieme all’Orchestra da camera Accademia di Santa Sofia. Tante le celebri musiche da film che saranno eseguite in questo viaggio musicale tra capolavori quali Amarcord, 8 e mezzo, La dolce vita, La Strada, Il Padrino, C’era una volta il west, Giù la testa, Il buono il brutto e il cattivo, Mission, Nuovo cinema paradiso, C’era una volta in America. Pochi mesi fa è uscito il CD di Andrea Griminelli dal titolo “GRIMINELLI PLAYS MORRICONE”, nato dalla volontà del musicista di ripercorrere attraverso la musica quello che è nato come un sodalizio artistico e si è trasformato poi in un legame umano. Scrive Andrea Griminelli: «Nella mia vita di musicista ho avuto la fortuna di condividere tanti momenti col maestro; quello che è nato come un rapporto professionale si è evoluto in uno profondo rapporto di amicizia. Lo ricordo a Los Angeles, per esempio, la sera che vinse l’Oscar: suonai per lui Gabriel’s Oboe dopo che ricevette la stella sulla Walk of Fame. Alla fine della mia performance venne da me e mi disse: ‘Da ora in poi quando ascolterò questo brano, penserò a te che lo suoni per me’. Ho decine e decine di questi ricordi con lui, perché quello che ci legò per tutta la vita fu un’alchimia preziosa: questo album è il tributo a quella relazione, l’eredità di quell’affetto radicale».
Il Quartetto Fauves (Rita Mascagna violino, Pietro Fabris violino, Elisa Floridia viola, Giacomo Gaudenzi violoncello) è una eccellenza italiana con base a Ravenna, formatasi nel 2011 presso Hochschule für Musik Theater und Medien Hannover. Ha frequentato inoltre: Scuola di Musica di Fiesole, Musik Akademie di Basilea, Accademia “W. Stauffer” di Cremona, Accademia pianistica di Imola “Incontri col Maestro”, ECMA – European Chamber Music Academy. Da subito ospite di rassegne, festival e istituzioni musicali di prestigio in Italia – “I concerti del Quirinale” e la “La stanza della musica” in diretta Rai Radio 3, Società del Quartetto di Milano, Ravenna Festival, IUC Istituzione Universitaria dei Concerti, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival Pianistico Dino Ciani, Festival di Musica da Camera di Mantova, Festival Verdi di Parma, in Europa e Asia – National Centre for the Performing Arts di Pechino, Oriental Arts Center, Shanghai National Theater. Il concerto è parte del ciclo “6 suonato? Stagione giovane”.
Spazio quindi ai musicisti ed al musicologo di BACHaro Tour (Alessandro Cappelletto violino, Francesco Lovato viola, Federico Toffano violoncello, Mauro Masiero musicologo), associazione di divulgazione culturale, e musicale nello specifico, con base a Venezia, il cui principale proposito è la promozione di un approccio alle arti e alla musica che non sia solo passivo ma attivo e consapevole. Il collettivo prende nome dall’evento principale, il BACHaro Tour appunto, che ha voluto unire un momento di convivialità tipico della vita di Venezia – il cosiddetto bacaro tour – alla musica di Johann Sebastian Bach. Una volta uniti i due elementi, il gioco di parole è venuto da sé. L’evento ha dettato anche quelli che sono i principi dell’associazione: la spinta alla divulgazione, la predilezione per le interpretazioni dal vivo, la convivialità, la predisposizione a eventi itineranti che permettano una riscoperta della città e delle sue caratteristiche oltre che della musica in sé.
Un recital per violino solo, con musiche da Johann Sebastian Bach al contemporaneo Thadé Geisler Wyganowski, passando per Niccolò Paganini ed Eugène Ysaÿe, sarà affrontato dal giovane Vikram Francesco Sedona, per concludere il ciclo “6 suonato? Stagione giovane”. Nato a Treviso nel 2000, è un altro talento del nostro territorio, vincitore del Concorso di Violino Città di Vittorio Veneto 2021. Dal 2016 studia presso la University of Music and Performing Arts di Graz, Austria. Ha vinto numerosi concorsi internazionali, tra cui i concorsi Andrea Postacchini (2017), George Enescu (2018) e Valsesia Musica (2019) e ha recentemente ricevuto una Menzione d'Onore come finalista dell'Elmar Oliveira International Violin Competition 2020. Si è esibito presso numerosi festival, tra cui il Festival de Radio France Montpellier Occitanie e il Festival George Enescu.
La solida e preziosa collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia si rinnova con un atteso concerto. Sarà messo in scena Histoire du soldat, musica di Igor Stravinskij, storia da leggere, recitare e danzare in due parti per voce narrante e piccola orchestra. La direzione è affidata ad Alessandro Cappelletto, attore e regista Francesco Bortolozzo, danzatrice e coreografa Emanuela Bonora, insieme ad un gruppo di strumentisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice. Scrive il Sovrintendente Fortunato Ortombina: «Stravinskij compose l’Historie du soldat nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, quando l’Europa pensava a rinascere dal primo conflitto mondiale […] Scrisse quest’opera per sette strumenti, una voce recitante e un danzatore per un motivo pratico, oltre che drammaturgico: avere una composizione di impatto fortissimo, ma allo stesso tempo snella, adatta ad andare in tutte le piazze. Con una scenografia quasi inesistente, addirittura da portare in baule o in valigia. E vinse la scommessa, costruendo un lavoro solidissimo e allo stesso tempo trasportabile e ‘leggero’ […] Un’opera da camera, per pochi strumentisti, ma allo stesso tempo dotata di un’orchestrazione straordinaria, che dà l’impressione che la compagine musicale sia davvero enorme, e di una drammaturgia profonda e graffiante: il soldato, nel rapporto con il diavolo, finisce per essere ciascuno di noi.»
Fuori abbonamento il concerto della GOM Giovane Orchestra Metropolitana, diretta da Pierluigi Piran, a coronamento della ottava edizione dei laboratori d’orchestra. Il progetto, nato nel 2015 dalla sinergia tra Comune di Venezia, Associazione Amici della Musica di Mestre, Ufficio Scolastico territoriale di Venezia - Rete delle Scuole ad Indirizzo Musicale della Città Metropolitana di Venezia, è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio della Città Metropolitana di Venezia. Un attesissimo appuntamento per avere il piacere di sentire i giovani musicisti che crescono assieme e che vivono la musica d’insieme in una esperienza fondamentale per la loro formazione di uomini e di cittadini.